La vera storia dietro lo scandalo che ha scosso il mondo.
Al “Boston Globe” nell’estate del 2001 arriva da Miami un nuovo direttore, Marty Baron. E’ deciso a far sì che il giornale torni in prima linea su tematiche anche scottanti, liberando dalla routine il team di giornalisti investigativi che è aggregato sotto la sigla di ‘Spotlight’. Il primo argomento di cui vuole che il giornale si occupi è quello relativo a un sacerdote che nel corso di trent’anni ha abusato numerosi giovani senza che contro di lui venissero presi provvedimenti drastici. Baron è convinto che il cardinale di Boston fosse al corrente del problema ma che abbia fatto tutto quanto era in suo potere perché la questione venisse insabbiata. Nasce così un’inchiesta che ha portato letteralmente alla luce un numero molto elevato di abusi di minori in ambito ecclesiale.
1971: Katharine Graham è la prima donna alla guida del The Washington Post in una società dove il potere è di norma maschile, Ben Bradlee è il duro e testardo direttore del suo giornale. Nonostante Kaye e Ben siano molto diversi, l’indagine che intraprendono e il loro coraggio provocheranno la prima grande scossa nella storia dell’informazione con una fuga di notizie senza precedenti, svelando al mondo intero la massiccia copertura di segreti governativi riguardanti la Guerra in Vietnam durata per decenni. La lotta contro le istituzioni per garantire la libertà di informazione e di stampa è il cuore del film, dove la scelta morale, l’etica professionale e il rischio di perdere tutto si alternano in un potente thriller politico. I due metteranno a rischio la loro carriera e la loro stessa libertà nell’intento di portare pubblicamente alla luce ciò che quattro Presidenti hanno nascosto e insabbiato per anni.
E’ passato meno di un anno da quando l’uomo ha camminato sulla luna, ma l’interesse del pubblico americano risale a molto tempo prima. Apollo 13 era considerata solo un’altra missione di "routine", finché le parole "Houston, abbiamo un problema" non hanno squarciato l’immenso vuoto dello spazio. Ron Howard dirige Tom Hanks, vincitore dell’Oscar con Philadelphia e Forrest Gump, Kevin Bacon, Bill Paxton, Gary Sinise e Ed Harris in quest’affascinante e avvincente thriller fantascientifico. Abbandonati a 205.000 miglia dalla Terra in una navicella in avaria, gli astronauti Jim Lovell, Fred Haise e Jack Swigert combattono una battaglia disperata per sopravvivere. Nel frattempo, alla stazione di controllo, l’astronauta Ken Mattingly, il direttore di volo Gene Granz ed un eroico equipaggio di terra lottano contro il tempo e contro le avversità per riportarli a casa. Un’avventura mozzafiato, che racconta una storia di coraggio, fiducia e abilità che è ancora più eccezionale perché è vera!
Per comprendere meglio i delitti messi a segno da uno dei più famigerati serial killer, l'investigatore dell'Fbi Bill Hagmaier decide di trascorrere del tempo faccia a faccia con Ted Bundy incontrandolo più volte in carcere nell'arco di cinque anni. Le loro conversazioni porteranno a risultati inaspettati, sia sul piano filosofico sia su quello personale.
Basato sul libro scritto dai due giovani cronisti che portarono a galla lo scandalo Watergate, è la storia dell'indagine giornalistica che indusse Richard Nixon a rassegnare le dimissioni dall'incarico di presidente degli Stati Uniti.
Durante una ricognizione nel Vietnam quattro dei cinque componenti di una squadra di fanti nordamericani sequestrano, stuprano collettivamente e assassinano una ragazza vietnamita. Il quinto (Fox) li denuncia. È un fatto vero, accaduto nell'ottobre 1966. Nel 1967 i quattro furono processati e condannati da un tribunale militare. Come s'usa in questi casi, le pesanti pene furono ridotte in appello. L'unico film bellico di De Palma è un cattivo film. Diffamare la guerra è un dovere, ma qui lo si fa in modi ipocritamente e provincialmente americani. Nemmeno il dilemma etico che affligge il gracile soldato Eriksson (qual è la discriminante tra solidarietà e omertà?) diventa espressivo. La sceneggiatura di David Rabe (Streamers) è basata su un libro di D. Lang, giornalista reduce dal Vietnam.
Il film segue il giovane avvocato Bryan Stevenson e la sua storica battaglia per la giustizia. Dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere di svolgere fin da subito dei lavori redditizi. Al contrario, si dirige in Alabama con l'intento di difendere persone condannate ingiustamente, con il sostegno dell'avvocatessa locale Eva Ansley. Uno dei suoi primi casi, nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian, che nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove che dimostrano la sua innocenza, e il fatto che l'unica testimonianza contro di lui sia quella di un criminale con un movente per mentire. Negli anni che seguono, Bryan si ritroverà in un labirinto di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre combatte per Walter, e altri come lui, con le probabilità - e il sistema - contro.
Scritto da Abby Mann che adattò un suo teledramma, il film ricostruisce in chiave romanzesca il processo di Norimberga del 1948 contro i criminali di guerra nazisti. Questa verbosa maratona giudiziaria è, forse, il più compatto e armonioso film del produttore-regista Kramer, e un tipico frutto culturale della presidenza di J.F. Kennedy. Saggio di oratoria democratica ad alto livello, è affidato a un all star cast nel quale bisogna segnalare i brevi e intensi interventi di J. Garland e M. Clift. 8 nomination ai premi Oscar e 2 statuette, una per lo sceneggiatore Abby Mann e l'altra a M. Schell.
Accusata di eresia, Giovanna d'Arco compare davanti al tribunale ecclesiastico. Al termine di interrogatori e torture, Giovanna cede e firma l'abiura: poi però ritratta e viene perciò condannata a morte. I suoi capelli vengono tagliati, il rogo l'attende. Ma quando le fiamme si alzano, la folla insorge...