Forget all you have heard about how “Renewable Energy” is our salvation. It is all a myth that is very lucrative for some. Feel-good stuff like electric cars, etc. Such vehicles are actually powered by coal, natural gas… or dead salmon in the Northwest.
Roger è Roger B. Smith, dal 1981 presidente della General Motors, la più grande casa automobilistica del mondo. "Me" è il giornalista Moore, autore di un film in cui racconta come e perché per due anni cercò inutilmente di parlare con il primo per indurlo a far visita a Flint (Michigan) dove la chiusura di undici stabilimenti della GM aveva lasciato senza lavoro trentamila operai.
Questo documentario denuncia gli effetti letali dei rifiuti industriali al centro dello scontro tra le comunità minoritarie della Nuova Scozia e le autorità canadesi.
"E' stato come per le volpi avere l'accesso all'interno del pollaio", dice uno degli intervistati descrivendo l'operato degli executives delle società finanziarie dopo la deregulation iniziata da Reagan. È un resoconto, spietato, di quanta avidità e mancanza di scrupoli ci siano dietro la crisi finanziaria che ha provocato, a partire dal 2008, la perdita di milioni di posti di lavoro. Una ricostruzione, sconcertante, dei rapporti tra strutture finanziarie e membri dell'esecutivo, delle dannose conseguenze dei conflitti di interesse - ci ricorda qualcosa? - nei rapporti tra mercato e governo.
Tratto dal libro "The smartest guys in the room: the amazing rise and scandalous fall of enron" di Bethany Mclean e Peter Elkind, si narra la storia di uno dei peggiori scandali finanziari di tutti i tempi che coinvolse alcuni dei maggiori dirigenti di una delle più grandi società degli Stati Uniti. Furono accusati di aver rubato più di un miliardo di dollari rovinando investitori e impiegati.
Dalla decisione legale americana della fine del 18° secolo che il modello organizzativo della società d'affari è legalmente una persona, è diventata una forza economica, politica e sociale dominante in tutto il mondo. Questo film prende un esame psicologico approfondito del modello organizzativo attraverso vari casi di studio. Ciò che lo studio illustra è che nel suo comportamento, questo tipo di "persona" si comporta tipicamente come uno psicopatico pericolosamente distruttivo senza coscienza. Inoltre, vediamo la profonda minaccia che questo psicopatico ha per il nostro mondo e il nostro futuro, ma anche come le persone con coraggio, intelligenza e determinazione possono fare per fermarlo.
Questa volta Michael Moore prende le mosse da lontano, addirittura dall'Impero Romano, per mostrare come i segnali di decadenza di quella potenza antica siano tutti rintracciabili nella realtà odierna. La domanda è più che mai esplicita e con la risposta già incorporata: quanto è alto il prezzo che il popolo americano paga a causa della confusione operata tra il concetto di Capitalismo e quello di Democrazia? Per Moore i due termini non coincidono anzi sono in più che netta opposizione soprattutto ora, dopo la crisi mondiale di cui tutti paghiamo le conseguenze. Per sostenere la sua tesi questa volta il polemista di Flint (cittadina a cui fa ancora una volta ritorno vent'anni dopo Roger & Me) fa un uso molto più ridotto di gag verbali e visive (anche se non ci risparmia un nuovo doppiaggio del Gesù di Zeffirelli in versione liberistico-sfrenata). Perché questa volta il tema è talmente serio che lo spazio per la risata non può che essere ridotto.
Uno sguardo provocatorio e sarcastico sull’epoca in cui viviamo. Dopo Fahrenheit 9/11, il vincitore della Palma d’Oro Michael Moore sposta la sua attenzione su un’altra significativa data, il 9 novembre 2016, giorno in cui Donald Trump è stato eletto 45esimo Presidente degli Stati Uniti. L’ultimo documentario di Michael Moore è un affresco liberale e anticonservatore che non prende di mira solo l’amministrazione degli Stati Uniti, ma anche le politiche dei Democratici e dei Repubblicani che hanno portato all’attuale situazione politica.
La condizione del paneta e i rischi che corre a causa dei gas serra è la scomoda verità che Al Gore si è impegnato a diffondere di persona attraverso un tour che si è esteso ai quattro angoli della terra avviato dopo aver perso (momentaneamente) la corsa alla Casa Bianca. Conscio di andare incontro allo scetticismo delle persone ma forte delle sue ricerche nel campo e di vent'anni di esperienza (già nel 1992 aveva pubblicato il libro Earth in the Balance: Ecology and the Human Spirit sul quale si basa la sua attuale "predicazione") Gore espone una serie di dati scientifici inattaccabili, tabulati, previsioni sul nostro prossimo futuro e risposte alla domanda su come affrontare il riscaldamento globale del pianeta.
Un regista appassionato di oceani decide di documentare i danni provocati dall'uomo alle specie marine, ma finisce per scoprire un allarmante caso di corruzione globale.
Un decennio dopo che Una scomoda verità ha portato il cambiamento climatico nel cuore della cultura popolare, arriva il seguito avvincente ed entusiasmante che mostra quanto siamo vicini a una vera rivoluzione energetica. Il vicepresidente Al Gore continua la sua lotta instancabile viaggiando per il mondo addestrando un esercito di difensori del clima e influenzando la politica climatica internazionale. Le telecamere lo seguono dietro le quinte - nei momenti privati e pubblici, divertenti e commoventi - mentre insegue la nozione di potere che, mentre la posta in gioco non è mai stata più alta, i pericoli del cambiamento climatico possono essere superati con l'ingegno umano e la passione.
Dopo aver letto un report pubblicato da un gruppo di scienziati sulla rivista Nature nel 2012, che ribadiva la necessità di correre ai ripari, perché il nostro pianeta non può sostenere ancora a lungo l'attuale ritmo di sfruttamento delle sue risorse, e le conseguenze ambientali minacciano niente meno che l'estinzione della specie umana per come la conosciamo, Cyril Dion e Mélanie Laurent hanno deciso di intraprendere un viaggio in cerca delle possibili soluzioni.
David Attenborough e lo scienziato Johan Rockström analizzano il collasso della biodiversità sulla Terra e in che modo questa crisi possa ancora essere evitata.