Dopo aver letto un report pubblicato da un gruppo di scienziati sulla rivista Nature nel 2012, che ribadiva la necessità di correre ai ripari, perché il nostro pianeta non può sostenere ancora a lungo l'attuale ritmo di sfruttamento delle sue risorse, e le conseguenze ambientali minacciano niente meno che l'estinzione della specie umana per come la conosciamo, Cyril Dion e Mélanie Laurent hanno deciso di intraprendere un viaggio in cerca delle possibili soluzioni.
La condizione del paneta e i rischi che corre a causa dei gas serra è la scomoda verità che Al Gore si è impegnato a diffondere di persona attraverso un tour che si è esteso ai quattro angoli della terra avviato dopo aver perso (momentaneamente) la corsa alla Casa Bianca. Conscio di andare incontro allo scetticismo delle persone ma forte delle sue ricerche nel campo e di vent'anni di esperienza (già nel 1992 aveva pubblicato il libro Earth in the Balance: Ecology and the Human Spirit sul quale si basa la sua attuale "predicazione") Gore espone una serie di dati scientifici inattaccabili, tabulati, previsioni sul nostro prossimo futuro e risposte alla domanda su come affrontare il riscaldamento globale del pianeta.
Il film non ha né trama né dialogo. Si tratta di un collage di vari filmati, spesso accelerati o rallentati, che vogliono principalmente raffigurare lo sviluppo della civiltà attuale così come la conosciamo noi. Il film guida lo spettatore attraverso un viaggio che inizia con la natura per passare successivamente all'intervento dell'uomo e diventa sempre più frenetico, il tutto sottolineato da una colonna sonora minimalista.
Fisher Stevens, regista vincitore dell'Academy Award® e Leonardo DiCaprio, attore, attivista ambientale e messaggero di pace delle Nazioni Unite, presentano Before the Flood, resoconto dei cambiamenti drammatici che si verificano nel mondo a causa del cambiamento climatico e delle azioni che tutti noi possiamo intraprendere per prevenire catastrofici sconvolgimenti della vita sul nostro pianeta.
[SUB ITA] - Il lungometraggio Cowspiracy, prodotto da Leonardo DiCaprio, ha vinto numerosi premi, tra cui l’Audience Choice Award al 2015 South African Eco Film Festival e il Best Foreign Film Award alla 12° edizione del Festival de films de Portneuf sur l’environnement. Sta scuotendo le coscienze degli spettatori di tutto il mondo, mostrando la connessione tra allevamenti intensivi, deforestazione, produzione di gas serra, distruzione della foresta pluviale con la conseguente estinzione delle specie indigene e del loro habitat, erosione del manto terrestre e inquinamento idrico.
Il documentario è incentrato sulle api, e approfondisce il tema di come la loro sopravvivenza sia sempre più a rischio, e ha inoltre come obiettivo quello di mostrare il difficile rapporto tra le api e gli esseri umani e, più in generale, il rapporto tra l'uomo e natura. Nel film vengono mostrate diverse arnie in giro per il mondo, in particolare in California, Cina, Svizzera e Australia.
Per conto della National Geographic, il fotografo James Balog si reca in Antartide per un servizio che possa aiutare a comprendere la situazione critica dei ghiacciai. In seguito all'esperienza, insieme ad un gruppo di giovani studiosi, mette a punto la EIS (Extreme Ice Survey), spedizione che ha come scopo la documentazione dell'inarrestabile cambiamento climatico in corso: mediante l'installazione di decine di macchine digitali in Montana, Alaska, Islanda e Groenlandia, Balog ottiene migliaia di fotografie che, montate in sequenza, testimoniano le conseguenze del riscaldamento globale.
Intorno al Grande raccordo anulare di Roma (GRA) si svolgono diverse esistenze. Un nobile piemontese decaduto che vive con la figlia in un appartamento in periferia (accanto ad un dj indiano), un pescatore d'anguille, un esperto botanico che combatte per la sopravvivenza delle palme, un paramedico con una madre affetta da demenza senile, delle prostitute transessuali...
Immagina un oceano senza pesci. Immagina i tuoi pasti senza frutti di mare. Immagina le conseguenze globali. Questo è il futuro se non ci fermiamo, pensiamo e agiamo. Nel film vediamo in prima persona gli effetti della nostra storia d'amore globale con il pesce come cibo. Esamina l'imminente estinzione del tonno rosso, causata dalla crescente domanda occidentale di sushi; l'impatto sulla vita marina con conseguente enorme sovrappopolazione di meduse; e le profonde implicazioni di un mondo futuro senza pesce che porterebbe a una certa fame di massa.