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Lila ha peli che le crescono ovunque. Che fare? Raderli o essere se stessa? Nathan è uno scienziato ossessionato dall'etichetta che vorrebbe che anche i topi usassero forchetta e coltello. I due provano ad accettarsi ma quando troveranno un piccolo allo stato di natura dovranno decidere che fare del suo futuro. Nathan nel frattempo ha avviato una relazione con una sua assistente avendo scoperto i peli di Lila.
Il docente Humbert, alloggiato presso la vedova Haze, la sposa pur di stare vicino alla figlia adolescente, di cui è innamorato. Quando la Haze muore, Humbert si mette finalmente con la ragazzina e con lei viaggia attraverso gli Stati Uniti. Lolita sparisce per poi riapparire tre anni dopo, sposata e incinta.
La Statua della Libertà. New York. All'interno dei molti grattacieli prendono corpo storie di vita quotidiana. Una terapista sessuale non è mai riuscita ad avere un orgasmo. Una giovane coppia di ragazzi omosessuali vuole allargare la propria vita sessuale, intraprendendo un menage a trois. Una ragazza non riesce ad avere rapporti interpersonali e si prostituisce con clienti masochisti che disprezza. Tutta questa umanità s’incontra allo Shortbus, colorato locale notturno underground dove tutto è permesso, dove è possibile trovar rifugio senza sentirsi diversi.
Anna è una giovane costumista, concentrata sul suo lavoro e diffidente nei confronti di relazioni sentimentali. Ha appena trovato un nuovo appartamento ed è tentata di far trasferire da lei il suo ultimo fidanzato, Frank. Invece, trova un'inquilina: la stravagante e amante del divertimento Camilla, che condivide le opinioni di Anna su amore e impegno. Per entrambe, è tutto una questione di divertimento.
Aggiornata al 1985, è la cinebiografia di Howard Stern, disc-jockey e showman, che alla radio divenne un divo di grande popolarità (fino a venti milioni di ascoltatori) con un programma impregnato di sincerità spudorata e di intemperanze verbali (con orgasmi e peti in diretta). Stern interpreta sé stesso, proseguendo la propria autoglorificazione all'insegna del “politicamente corretto”. “Il grande schermo qui non serve a spiegare, analizzare o storicizzare, ma ad alimentare il gioco ed offrirgli una nuova possibilità”
Carlo, Giulia, Valentina e Paolo. Una famiglia come tante, lui agente assicurativo e scrittore mancato, lei insegnante che ha dovuto mettere da parte il sogno di fare l'attrice; due figli rispettivamente di diciassette e diciannove anni, una che sogna di fare la velina in un programma televisivo, l'altro che sta per finire la scuola, tra insicurezze e una generale sensazione di essere perennemente fuori posto. Un equilibrio precario, che nasconde incomprensioni, rancori troppo a lungo taciuti, questioni irrisolte; basterà l'incontro di Carlo con una vecchia amica a far precipitare il tutto.
Due adolescenti annoiate dalla vita vagano con il solo scopo di divertirsi e giocare con gli uomini, mettendo in atto gesti di stravagante ribellione, che le portano a essere cacciate dai locali e inseguite dalla polizia. Il culmine della sarabanda delle due irriverenti guastafeste coincide con un elegante banchetto, al quale le ragazze si autoinvitano solo per ingaggiare una battaglia a colpi di cibo.
Le vicende di un gruppo di terroristi che si adoperano per portare avanti l'opera della celebre RAF, altrimenti nota come banda Baader-Meinhof. Il gruppo rapisce Patrick, figlio di un ricco industriale. Ma dopo una serie di eventi e in seguito alla pressione di Gudrun, una ragazza della banda che li incita a rompere ogni schema, compresi quelli sessuali, tutti finiranno per scappare.
Mitch, un giornalista di Los Angeles con la passione per gli incontri occasionali, perde il lavoro e decide di scrivere una storia per trovarne un altro in tempi brevi. Tutto cambia quando incontra la escort Natalie, che lavora come accompagnatrice per pagarsi gli studi all’Università di Stanford. Data la sua vita imprevedibile, Mitch le chiede di poterla seguire per raccontare la sua storia, ma con il passare del tempo finisce per innamorarsene.
Approfittando di un viaggio dei genitori Joe, liceale d'assalto, trasforma la propria casa in luogo d'appuntamenti mercenari, complice la bella Lana, che lo introduce nel "giro". Questo naturalmente non va giù al protettore di Lana che dichiara guerra ai due, rubando tutto il mobilio di casa al povero Joe, il quale riesce a recuperare la situazione appena un attimo prima dell'arrivo dei genitori. Ovvero come si diventa yuppy senza saperlo.
Mentre Parigi e il popolo francese crescono nella cultura consumistica, una casalinga che vive in un lussuoso appartamento con il marito e due figli inizia a prostituirsi per pagare i debiti.
Un produttore televisivo, con il vizio dell'alcool e del gioco d'azzardo, viene mandato a Las Vegas per tentare di convincere la problematica nipote ad entrare in un centro di riabilitazione...
In un hotel dell'amore nel quartiere a luci rosse di Kabukicho, a Tokyo, si intrecciano nel corso di una notte le diverse storie di chi ci lavora con quelle di chi lo frequenta. In questo sfondo, Toru, un giovane manager dell'albergo, è comprensibilmente sconvolto quando incontra due ospiti inattesi: la fidanzata, aspirante cantante che ha accettato di andare a letto con un dirigente musicale in cambio di un contratto discografico, e la sorella, attrice nel film porno girato al secondo piano.
Rémy, un ragazzo dai capelli rossi, vive con la madre e la sorella in un piccolo appartamento parigino ma, tormentato in continuazione dai compagni della squadra di calcio in cui gioca (anche per via del colore dei suoi capelli), fugge via dopo un'esplosione di violenza domestica. Sarà seguito da Patrick - uno psicologo scolastico manipolatore e sociopatico, anche lui dai capelli rossi - con cui intraprenderà un folle viaggio verso l'Irlanda, alla ricerca di libertà in un paese che vorrebbero sentire proprio.
La petite mort è un'espressione idiomatica della lingua francese, tradotta letteralmente in inglese, che indica uno stato di incoscienza post-orgasmico nel quale possono cadere alcuni soggetti in particolare di sesso femminile. La locandina del film dà semplicemente l'accezione "an orgasm", schietta e catchy come il disegno delle due mani.
La pellicola in questione, in realtà, più che una "comedy about sex" è una "comedy about communication about sex", dove anzi la comunicazione non diventa problematica soltanto quando si affronta l'argomento tabù par excellence, quello sessuale appunto, ma incespica un po' dappertutto quando si toccano i temi del rapporto uomo/donna nel film (cioè sempre).