We live in a world where the powerful deceive us. We know they lie. They know we know they lie. They do not care. We say we care, but we do nothing, and nothing ever changes. It is normal. Welcome to the post-truth world. How we got to where we are now…
Zeitgeist: the Movie è un web film non profit basato su teorie del complotto del 2007, diretto, prodotto e distribuito da Peter Joseph; è uscito in lingua inglese sottotitolato in diverse lingue, tra cui l'italiano ed è da poco disponibile anche doppiato in italiano.È un documentario diviso in tre parti, apparentemente distinte ma rivolte verso un unico messaggio:
Un documentario che esplora varie teorie riguardanti i significati segreti nel film classico di Stanley Kubrick, The Shining. Cinque diversi punti di vista vengono svelati attraverso la voce fuori campo, clip del film, animazione e drammatiche ricostruzioni.
Nel 1961, l'aereo del segretario generale delle Nazioni Unite Dag Hammarskjöld si schianta misteriosamente, uccidendo Hammarskjöld e la maggior parte dell'equipaggio. Dopo oltre cinquanta anni, il regista Mads Brügger e l'investigatore privato Göran Björkdahl cercano di risolvere il caso. Mentre indagano, scoprono un crimine peggiore dell'uccisione del segretario generale delle Nazioni Unite.
Zeitgeist: the Movie è un web film non profit basato su teorie del complotto del 2007, diretto, prodotto e distribuito da Peter Joseph; è uscito in lingua inglese sottotitolato in diverse lingue, tra cui l'italiano e successivamente doppiato anche in italiano. Del film sono stati fatti due sequel: Zeitgeist: Addendum e Zeitgeist: Moving Forward.
E' un’eccezionale inchiesta che rimette in discussione tutto quello che si sapeva, o si pensava di sapere, sui tragici eventi dell’11 settembre 2001. Questo documentario sull’11 settembre, finalmente in edizione italiana, è allegato ad un supplemento speciale della rivista NEXUS che ne integra gli straordinari contenuti con una serie di articoli di approfondimento su quanto accadde realmente quel tragico giorno, gettando una nuova luce sui drammatici eventi che ne sono seguiti.
NAVALNY, diretto da Daniel Roher con il ritmo appassionante di un thriller, segue il leader dell'opposizione russa Alexei Navalny nella sua indagine per identificare gli uomini che lo hanno avvelenato nell'agosto 2020. Girato in Germania nel pieno degli eventi che racconta, NAVALNY è un documentario sbalorditivo e anche un'analisi attenta dell'uomo Navalny, un leader intenzionato a riformare il suo paese, la Russia, e che non si fermerà davanti a nulla, compresi il suo tentato omicidio.
Durante una recessione dilaga una droga economica e potente, innescando il panico morale alimentato dal razzismo. Scopri la complessa storia del crack negli anni '80.
John e Molly Chester, coppia in fuga dalla città per realizzare il sogno di una vita, sperano di costruire dal nulla un’enorme fattoria seguendo i criteri della coltivazione biologica e di una completa sostenibilità ambientale. Tra mille difficoltà, momenti esaltanti e cocenti delusioni, i due impareranno a comprendere i ritmi più profondi della natura, fino a riuscire nella loro formidabile impresa.
Il film narra le storie di quattro bambini, provenienti da angoli del pianeta differenti, ma uniti dalla stessa sete di conoscenza. Dalle savane sterminate del Kenya, ai sentieri tortuosi delle montagne dell'Atlante in Marocco, dal caldo soffocante del sud dell'India, ai vertiginosi altopiani della Patagonia, i quattro protagonisti, Jackson, Zahira, Samuel e Carlito sanno che la loro sopravvivenza, dipenderà dalla conoscenza e dall'istruzione scolastica.
Questa volta Michael Moore prende le mosse da lontano, addirittura dall'Impero Romano, per mostrare come i segnali di decadenza di quella potenza antica siano tutti rintracciabili nella realtà odierna. La domanda è più che mai esplicita e con la risposta già incorporata: quanto è alto il prezzo che il popolo americano paga a causa della confusione operata tra il concetto di Capitalismo e quello di Democrazia? Per Moore i due termini non coincidono anzi sono in più che netta opposizione soprattutto ora, dopo la crisi mondiale di cui tutti paghiamo le conseguenze. Per sostenere la sua tesi questa volta il polemista di Flint (cittadina a cui fa ancora una volta ritorno vent'anni dopo Roger & Me) fa un uso molto più ridotto di gag verbali e visive (anche se non ci risparmia un nuovo doppiaggio del Gesù di Zeffirelli in versione liberistico-sfrenata). Perché questa volta il tema è talmente serio che lo spazio per la risata non può che essere ridotto.
All'interno del carcere di Rebibbia, i detenuti in regime di massima sicurezza hanno la possibilità di occupare le loro lunghe giornate partecipando a un laboratorio teatrale che mette in scena, per lo più, le opere di William Shakespeare. Durante le prove e l'allestimento del "Giulio Cesare", le vite degli improvvisati attori si intrecciano inevitabilmente con quelle dei personaggi interpretati, costretti a confrontarsi con temi come il potere, la mancanza di libertà, la colpa e il rimorso.
Ritratto cinematografico dedicato a una crisi umanitaria sempre più profonda che vede al centro le storie toccanti dei senzatetto della West Coast statunitense.
Palermo, Sicilia, Italia, 2017. Venticinque anni dopo gli omicidi dei giudici antimafia Giovanni Falcone (23 maggio 1992) e Paolo Borsellino (19 luglio 1992), e in occasione degli omaggi in memoria dei due eroi, la fotografa Letizia Battaglia, cronista della loro lotta titanica, critica l'opportunismo di personaggi loschi come l'imprenditore Ciccio Mira, che approfittano della commemorazione delle due tragedie.
Documentario dedicato al design e alla cura che vi è dietro la forma e l'ideazione dei più svariati oggetti, dallo spazzolino da denti ai gadget high-tech.
Mentre la rabbia e il malcontento per l’ingiustizia economica crescono, molte manifestazioni di protesta sono soggette a una repressione sempre più brutale. Partendo da una impressionante raccolta di video amatoriali e di citizen journalist realizzati durante le manifestazioni dei “gilet gialli” in Francia, un gruppo di cittadini di diversa estrazione viene invitato a rivedere e interrogare quelle immagini, a e confrontare le proprie opinioni sull’ordine sociale e la legittimità dell’uso della violenza da parte dello Stato. A vent’anni dal G8 di Genova, e in seguito ai recenti soprusi sui detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, una riflessione lucida e urgente che trova in Italia un’eco particolare, più che mai attuale.
Il premio Oscar Michael Moore si tuffa direttamente in un territorio ostile con il suo audace ed esilarante one-man show, nel cuore di TrumpLand poche settimane prima delle elezioni del 2016.
Di cosa si parla quando si parla di trattativa? Delle concessioni dello stato alla mafia in cambio della cessazione delle stragi? Di chi ha assassinato Falcone e Borsellino? Dell’eterna convivenza fra mafia e politica? Fra mafia e chiesa? Fra mafia e forze dell’ordine? O c’è anche dell’altro? Un gruppo di attori mette in scena gli episodi più rilevanti della vicenda nota come trattativa stato mafia, impersonando mafiosi, agenti dei servizi segreti, alti ufficiali, magistrati, vittime e assassini, massoni, persone oneste e coraggiose e persone coraggiose fino a un certo punto. Così una delle vicende più intricate della nostra storia diventa un racconto appassionante.
Il documentario ripercorre la storia di Waad al-Kateab nell'arco di cinque anni di rivolte ad Aleppo. Innamoratasi, si è sposata e ha dato alla luce la figlioletta Sama mentre il conflitto intorno a lei ha assunto dimensioni catastrofiche.
Nessuno più dei Caschi Bianchi presenti ad Aleppo ha chiaro il costo umano della guerra civile in Siria. Sempre tra i primi ad arrivare in città quando bombardamenti e devastanti attacchi terroristici spingono la popolazione sull'orlo del collasso, i volontari Khaled Mahmoud e Subhi, da mesi si precipitano verso i siti distrutti mentre tutti gli altri sono costretti a scappare. Cercano instancabili tra le rovine degli edifici crollati i sopravvissuti e coloro che invece non ce l'hanno fatta.
"Eau Argentée - Syrie Autoportrait" è un documentario diretto da un regista siriano ma attualmente residente a Parigi. Un documentario che alterna immagini di vita e di morte, un montaggio di video di filmmakers improvvisati che riprendono quanto accade in Siria caricando i filmati su youtube. Un film crudo ma indispensabile per comprendere la dimensione di una strage quotidiana in cui si è perso qualsiasi senso di umanità.