Nessuno ha voluto occuparsi del suo caso... finché un uomo non è stato disposto a sfidare il sistema.
Un brillante avvocato di Philadelphia viene licenziato per inefficienza e inaffidabilità dal prestigioso studio legale dove lavora. In realtà è una scusa, sostenuta con mezzi ignobili: infatti hanno scoperto che è omosessuale e malato di Aids. Sostenuto dall'affettuosa famiglia e dal suo compagno, difeso da un grintoso avvocato nero, fa causa agli ex datori di lavoro.
PG-13
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Dodici giurati sono riuniti in consiglio per decidere della sorte di un diciottenne accusato d'omicidio. Undici lo ritengono colpevole. Soltanto uno, Davis, lo considera innocente; trattandosi di una possibile condanna a morte, è necessaria l'unanimità. Con appassionata eloquenza e con il rigore dei suoi ragionamenti, Davis convince gli altri uno a uno che l'accusa non regge.
In una cittadina del Sud degli Stati Uniti due uomini bianchi stuprano e pensano di aver ucciso una bambina di colore di dieci anni. Il padre, un veterano della guerra del Vietnam, decide quindi di farsi giustizia da solo. Intorno all'uomo si scatena però un violento scontro razziale e i rischi più gravi li corre il suo avvocato difensore, preso di mira dal Ku Klux Klan.
12 giurati devono deliberare su di un caso di omicidio che fin dall'inizio appare scontato, le prove sembrano schiaccianti, vi sono testimoni oculari che hanno identificato l'imputato come l'assassino del padre. Alla prima votazione tutti i giurati tranne uno votano per la colpevolezza, l'unico giurato favorevole all'innocenza esplica le sue ragioni, analizzando tutte le prove e confutandone l'attendibilità. Inoltre mettono in discussione la difesa dell'imputato, fatta da un difensore d'ufficio al quale nulla importa del suo assistito. Remake del film omonimo di Sydney Lumet del 1957.
Sbarcata a New York dalla nativa Philadelphia con la ferma volontà di sfondare nel mondo della moda, la bellissima Gia Carangi colpisce l'attenzione di Wilhelmina Cooper, un'agente ben introdotta negli ambienti che contano. La spregiudicatezza di Gia e la sua disponibilità a posare nuda ne fanno ben presto una star, ma i problemi arrivano piuttosto dalla sfera sentimentale: la ragazza avvia infatti una relazione con la truccatrice Linda, il cui contrastato rapporto con la propria bisessualità provoca in Gia una dipendenza dalle droghe pesanti che la porterà alla morte per Aids, avvenuta nel 1986 a causa del contagio con una siringa infetta.
A metà tra il legal-thriller e l'horror metafisico, il film di Derrickson ci mostra il processo dello Stato contro padre Moore, accusato di aver indotto Emily Rose alla morte: il prete l'avrebbe spinta ad abbandonare la cura medica prescrittale a rimedio di una supposta patologia psicotico-epilettica, per sottoporla ad un tentativo di esorcismo: perché di possessione del Diavolo (anzi, di sei demoni) avrebbe sofferto in realtà Emily. Tra continui flashback e le udienze in aula, scopriamo una realtà difficile da credere, ma impossibile da negare del tutto.
Il film si divide in due parti molto definite: l'adolescenza e la maturità di quattro amici, Lorenzo Carcaterra, chiamato "Shakes", Michael Sullivan, John Reilly e Tommy Marcano che vivono ad Hell's Kitchen, una zona all'epoca malfamata di New York, sita nella Midtown West di Manhattan e, temporalmente, tra la metà degli anni sessanta e l'inizio degli anni ottanta.
Molly Bloom, bellissima giovane sciatrice olimpica, gestisce per più di dieci anni il più esclusivo giro di poker al mondo, frequentato da personaggi di Hollywood, star dello sport, magnati e - pur non sapendolo - mafiosi russi, finchè una notte non viene arrestata dall'FBI. Il suo avvocato si rivelerà l'unico alleato su cui Molly potrà contare e farà di tutto per scoprire la verità.
Anni '30. Un avvocato progressista, che esercita in una piccola cittadina dell'america sudista, difende un nero dall'accusa di violenza carnale su una bianca. I problemi di razzismo e di falsa morale non tarderanno a presentarsi.
Il marito di Claire Tom nasconde una identità segreta: in realtà si chiama Ron ed è un ex-marine accusato di strage. Tom-Ron viene arrestato e si ritrova in un penitenziario militare, in vista di un processo davanti alla corte marziale dal risultato scontato per tutti ma non per Claire. Che, pur essendi un brillante avvocato non è in grado di difendere il marito: ma, convinta della sua innocenza, troverà un esperto di giurisprudenza militare da affiancare a quello d'ufficio, l'ex-alcolista Charlie Grimes. Ma il loro tentativo non è ben visto dalle gerarchie, che paiono alla ricerca di un capro espiatorio più che di giustizia...
Al “Boston Globe” nell’estate del 2001 arriva da Miami un nuovo direttore, Marty Baron. E’ deciso a far sì che il giornale torni in prima linea su tematiche anche scottanti, liberando dalla routine il team di giornalisti investigativi che è aggregato sotto la sigla di ‘Spotlight’. Il primo argomento di cui vuole che il giornale si occupi è quello relativo a un sacerdote che nel corso di trent’anni ha abusato numerosi giovani senza che contro di lui venissero presi provvedimenti drastici. Baron è convinto che il cardinale di Boston fosse al corrente del problema ma che abbia fatto tutto quanto era in suo potere perché la questione venisse insabbiata. Nasce così un’inchiesta che ha portato letteralmente alla luce un numero molto elevato di abusi di minori in ambito ecclesiale.
Kyoto, periodo Heian. Un boscaiolo, un monaco e un vagabondo si interrogano su una vicenda, l'assassinio di un samurai e lo stupro di sua moglie per mano del bandito Tajômaru, che li ha coinvolti come testimoni. Mentre si susseguono le dichiarazioni dei protagonisti davanti a un tribunale sulla loro versione dei fatti, la verità anziché emergere sembra vieppiù allontanarsi. In un Giappone ancora dilaniato dai lasciti del dopoguerra, Kurosawa Akira ritorna a un'altra epoca di morte e sofferenza, quel periodo Heian in cui di fronte alla porta del tempio di Rashô non scorrevano che sangue, violenza e frode.
Il 6 ottobre 1970, dopo un periodo di vacanza ad Istanbul, un cittadino americano di nome Billy Hayes viene arrestato dalla polizia turca all'aeroporto a causa dell'alto livello di allerta dovuto alla paura di attentati terroristici. Dopo essere stato trovato in possesso di diversi pacchetti di hashish, viene condannato a una pena relativamente indulgente di quattro anni e due mesi per possesso di droga.