1999. Un treno diretto in Kosovo con attrezzature della Nato, scortato da marines, viene trattenuto in un piccolo comune della Romania, con la scusa della mancanza di documenti doganali, da un capostazione che odia gli americani. I soldati, costretti a una sosta forzata, iniziano a interagire con gli abitanti del paese.
Durante una pandemia un anziano malato si rassegna a morire mentre viene sballottato da un ospedale all'altro, tra medici che cercano di formulare una diagnosi.
A sedici anni dalla fatidica data del 22 dicembre 1989, giorno in cui finì la dittatura rumena comunista di Ceaușescu, in una grigia e fredda cittadina a est di Bucarest, una trasmissione televisiva si interroga su cosa realmente è accaduto in quel giorno di rivoluzione: oltre al giornalista sono presenti, nel decadente studio, un professore, perennemente ubriaco, la cui versione sui fatti sembra avere mille falle, e un anziano signore che ai tempi faceva il Babbo Natale per i bambini.