Ambientato tra le due guerre mondiali e basato su veri eventi storici, Bitter Harvest trasmette la storia non raccontata dell'Holodomor, la carestia genocida progettata dal tiranno Joseph Stalin. Il film mostra una potente storia d'amore, onore, ribellione e sopravvivenza in un periodo in cui l'Ucraina era costretta ad adattarsi alle orribili ambizioni territoriali della fiorente Unione Sovietica.
Garreth Jones ha 28 anni e lo sguardo pieno di curiosità. Una curiosità che poco prima gli ha permesso di sedersi a intervistare Adolf Hitler, un capo-partito tedesco con grandi mire espansionistiche. Ora, convinto che la politica di Hitler potrebbe portare a un conflitto mondiale, la sua attenzione viene catturata dall’altro lato della medaglia. Stalin sta portando avanti il suo piano quinquennale vantando la produzione di sofisticate armi d’assalto e uno sviluppo industriale mai avvenuto prima nella storia dell’uomo. Ma qualcosa non quadra. Jones è ossessionato da un unico pensiero: com’è possibile che Joseph Stalin stia riuscendo a compiere i miracoli di cui si vanta? Da dove vengono i fondi? L’unico modo per scoprirlo è andare a osservare di persona e, perché no, chiederlo proprio a Stalin. Jones parte per Mosca, ma la situazione storica, politica e sociale che si troverà ad affrontare potrebbe essere più preoccupante di quanto sembri.
3 ottobre 1993: nel cuore di una Mogadiscio distrutta dalla guerra civile, una missione di una manciata di minuti si trasforma nella più grande tragedia della storia militare americana dopo il Vietnam. 18 ore di massacro, per sequestrare due dei luogotenenti di Mohamed Farrah Aidid, il famigerato "Signore della Guerra".
La storia tragica di Andrei Rublëv, pittore russo del Quattrocento, si intreccia a quella di Boriska, figlio di un campanaro, che dichiara di aver appreso dal padre, in punto di morte, tutti i segreti per la costruzione delle campane. In realtà il ragazzo non sa nulla, ma la campana, alla fine, suona...
In un campo di addestramento dei Marines nel South Carolina diciassette giovani civili vengono trasformati in macchine da guerra e di morte. Partito per il Vietnam, uno dei diciassette lavora per un giornale militare e si trova coinvolto nell'offensiva del Tet.
Protagonista della dolorosa vicenda è un ragazzo di sedici anni, originario della Bielorussia, che vive la seconda guerra mondiale con lo strazio di un'adolescenza sprecata e la ferma convinzione che chi uccide deve pagare, perché nessuno ha il diritto di togliere la vita a un altro essere umano.
La storia vera di Paul Rusesabagina, direttore di un hotel a quattro stelle in Rwanda, che ha aiutato milioni di rifugiati Tutsi a nascondersi dalle milizie Hutu che negli anni '90 scatenarono il terrore nello stato africano. Allo scoppio del conflitto, non si limita a mettere in salvo i suoi familiari, ma, facendo leva sui suoi privilegi lavorativi, apre le porte dell'hotel a quanti rischiavano di essere uccisi nel terribile eccidio.
Nel marzo 1975 i Khmer rossi occupano la capitale della Cambogia, Phnom Penh. Il dottor Dith Pran (Ngor) è l'interprete dell'inviato del New York Times, Sydney Schanberg (Waterston). Dopo aver messo in salvo la sua famiglia, il dottore decide di rimanere con il giornalista. Finirà nei terribili campi di lavoro dei Khmer.
Ambientato durante gli ultimi giorni dell'Impero ottomano, si sviluppa un triangolo amoroso tra Mikael, brillante studente di medicina, la bellissima e sofisticata artista Ana, e Chris, rinomato giornalista americano con sede a Parigi.
Bosnia, luglio 1995. Aida è un’interprete che lavora alle Nazioni Unite nella cittadina di Srebrenica. Quando l’esercito serbo occupa la città, la sua famiglia è tra le migliaia di cittadini che cercano rifugio nell’accampamento delle Nazioni Unite. Come persona informata sulle trattative, Aida ha accesso a informazioni cruciali per le quali è richiesto il suo ruolo di interprete. Cosa si profila all’orizzonte per la sua famiglia e la sua gente? La salvezza o la morte? Quali passi dovrà intraprendere?
Mardin, 1915. Una notte la polizia turca fa irruzione nelle case armene e porta via tutti gli uomini della città, incluso il giovane fabbro Nazaret Manoogian, che viene così separato dalla famiglia. Anni dopo, sopravvissuto all'orrore del genocidio, Nazaret viene a sapere che le sue due figlie sono ancora vive. L'uomo decide così di ritrovarle e si mette sulle loro tracce. La ricerca lo porterà dai deserti della Mesopotamia e l'Avana alle desolate praterie del North Dakota. In questa odissea, l'uomo incontrerà molte persone diverse: figure angeliche e generose, ma anche incarnazioni demoniache.
Ruada 2004. Aprile. A dieci anni di distanza dal genocidio perpetrato dagli Hutu contro i Tutsi e contro gli Hutu moderati, Augustin, ora insegnante, deve decidere se rivedere il fratello (a cui aveva affidato la famiglia, sterminata) ora sotto processo per essere stato un membro del partito Hutu. Decide di raggiungerlo ma, prima di giungere al colloquio, ripercorre nella memoria gli accadimenti della primavera del 1994.
Mentre la guerra in Darfur continua a fare numerose vittime, il regista Ted Braun analizza la situazione di questa regione dell'Africa per mezzo di alcuni testimoni: lo studente Adam Sterling, il procuratore del Tribunale Penale Internazionale de L'Aia Luis Moreno-Ocampo, l'attore Don Cheadle, il rifugiato del campo di Hamadea Ahmed Mohammed Abakar, il volontario Pablo Recalde, Hillary Clinton e John McCain.
La giovane ereditiera Hideko, alle soglie della maggiore età, è orfana di entrambi i genitori ed ha perso una zia, sorella della madre, cui era particolarmente legata. Vive quasi reclusa nella grande villa dello zio, un ricco collezionista di libri erotici che intende sposarla per impadronirsi del suo patrimonio. Uno spregiudicato truffatore, che da tempo si fa chiamare Conte Fujiwara millantando origini nobiliari, riesce a far assumere come domestica di Hideko l'abile borseggiatrice Sook-hee. Egli intende servirsi della ragazza per scardinare l'equilibrio della casa, sposare Hideko, mettere le mani sul suo patrimonio e infine sbarazzarsene, rinchiudendola in manicomio.
Tokyo, 1936. Il legame tra la giovane cameriera Abe Sada e Kichi, il proprietario della pensione presso cui presta servizio, è fatto di un amore totalmente dominato dai sensi. La relazione parte dall’attrazione reciproca, si evolve attraverso l’estasi sensuale per precipitare, nel finale, in un baratro erotico.
Maria, una giovane novizia piena di brio, lascia il convento per diventare la governante dei sette figli del Capitano Von Trapp, un vedovo le cui regole severe non lasciano spazio a musica e allegria.
Australia, 1939. Sarah Ashley, un'aristocratica inglese, lascia Londra alla volta di Darwin, decisa a ricondurre a casa e al talamo coniugale il proprio consorte. Scortata da un mandriano brusco e attaccabrighe alla tenuta di Faraway Downs, Sarah scopre con sgomento la morte di Lord Ashley e la crisi in cui versa il ranch. L'incontro con una terra orgogliosa e selvaggia e l'affetto per Nullah, un orfano nato da madre aborigena e padre inglese, la convincono a restare e a risollevare le sorti della proprietà. Con l'aiuto di un mandriano innamorato (e ricambiato), di un contabile ubriaco, di un misterioso stregone e di un piccolo meticcio, Sarah condurrà la propria mandria a destinazione attraverso un territorio impervio, vincerà una concorrenza sleale, sopravvivrà a un attacco aereo giapponese e vivrà una spettacolare favola d'amore.
Duca di York e secondogenito di re Giorgio V, Bertie è afflitto dall'infanzia da una grave forma di balbuzie che gli aliena la considerazione del padre, il favore della corte e l'affetto del popolo inglese. Figlio di un padre anaffettivo e padre affettuoso di Elisabetta (futura Elisabetta II) e Margaret, Bertie è costretto suo malgrado a parlare in pubblico e dentro i microfoni della radio. Sostituito il corpo con la viva voce, il Duca di York deve rieducare la balbuzie, buttare fuori le parole e trovare una voce. Lo soccorrono la devozione di Lady Lyon, sua premurosa consorte, e le tecniche poco convenzionali di Lionel Logue, logopedista di origine australiana. Tra spasmi, rilassamenti muscolari, tempi di uscita e articolazioni più o meno perfette, Bertie scalzerà il fratello “regneggiante”, salirà al trono col nome di Giorgio VI e troverà la corretta fonazione dentro il suo discorso più bello. Quello che ispirerà la sua nazione guidandola contro la Germania nazista.
Oskar Matzerath (Bennent), nato a Danzica nel 1924, decide all'età di tre anni di non crescere più. Da quel giorno non si separa più dal suo tamburo, porta al cimitero la madre e i suoi due presunti padri finché nel 1945 si risolve a diventare adulto, ma molto speciale.