The film MISS REPRESENTATION exposes how American youth are being sold the concept that women and girls’ value lies in their youth, beauty and sexuality. Explores the under-representation of women in positions of power and influence in America, and challenges the media's limited portrayal of what it means to be a powerful woman. It’s time to break that cycle of mistruths.
Un documentario che indaga sui pregiudizi degli algoritmi e sui difetti della tecnologia di riconoscimento facciale scoperti dalla ricercatrice del MIT Joy Buolamwini.
Questa volta Michael Moore prende le mosse da lontano, addirittura dall'Impero Romano, per mostrare come i segnali di decadenza di quella potenza antica siano tutti rintracciabili nella realtà odierna. La domanda è più che mai esplicita e con la risposta già incorporata: quanto è alto il prezzo che il popolo americano paga a causa della confusione operata tra il concetto di Capitalismo e quello di Democrazia? Per Moore i due termini non coincidono anzi sono in più che netta opposizione soprattutto ora, dopo la crisi mondiale di cui tutti paghiamo le conseguenze. Per sostenere la sua tesi questa volta il polemista di Flint (cittadina a cui fa ancora una volta ritorno vent'anni dopo Roger & Me) fa un uso molto più ridotto di gag verbali e visive (anche se non ci risparmia un nuovo doppiaggio del Gesù di Zeffirelli in versione liberistico-sfrenata). Perché questa volta il tema è talmente serio che lo spazio per la risata non può che essere ridotto.