Il 15 aprile 1874 apriva a Parigi la prima mostra impressionista. «Affamati di indipendenza», Monet, Renoir, Degas, Morisot, Pissarro, Sisley, Cézanne avevano deciso di trasgredire le regole organizzando la loro mostra, al di fuori dalle vie ufficiali: nasceva così l’impressionismo. Per celebrare questo epocale anniversario, il Museo d’Orsay ha presentato circa 130 opere, volgendo uno sguardo nuovo e attento alla data considerata come anno di nascita delle avanguardie.
Un grande cantautore, un poeta, un grandissimo chitarrista, Pino Daniele è riuscito a fondere la tradizione napoletana con la musica nera creando dei sound completamente nuovi e originali. Amato per la semplicità e la sfrontatezza con cui accedeva al suo mondo interiore e per la capacità di raccontarlo agli altri, con la sua musica e le sue parole. Nel documentario è la stessa voce di Pino Daniele a raccontare i propri sogni, le lotte, le delusioni, i traguardi e il rapporto con amici e colleghi, grazie a una lunga intervista video inedita rilasciata al giornalista Federico Vacalebre, che firma il soggetto del documentario insieme a Francesco Lettieri. Il racconto è costruito servendosi di 50 ore di video mai diffusi di concerti, backstage e sale d’incisione; ma anche di inediti musicali, foto degli album di famiglia; appunti tratti dal diario personale, strumenti musicali e accessi ai luoghi in cui Pino ha vissuto.
Tre voci, un'amicizia, un viaggio lungo trent’anni: il racconto intimo e musicale di Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè, dal piccolo palco di un locale romano fino al grande evento del Circo Massimo, passando per i tour, i viaggi, le prove, i concerti e l'amore per la musica che li ha uniti. Un percorso che intreccia le storie delle loro canzoni, l’impegno sociale, il piacere di raccontarsi attraverso la musica e di condividere un pezzo di vita insieme.
È il 2010 ed il circo Martin arriva in Sardegna e Roberto Corona, volontario della LAV di Cagliari, rimane scioccato da come gli animali vengono trattati ed esibiti negli spettacoli: insieme ad altri attivisti decide di infiltrarsi nel circo e filmare tutto. Le immagini di Roberto raccontano una sofferenza che non può essere ignorata e Ursula Carnevale dell’Ufficio Legale della LAV, prende in carico il caso. Bisogna fare giustizia bisogna denunciare chi ha commesso quei maltrattamenti. Ursula coinvolge avvocati, esperti, veterinari ed etologi per dimostrare che quello che ha potuto filmare Roberto non è solo una questione etica ma è anche una questione giuridica. Roberto Bennati, Direttore Generale della LAV firma la denuncia dando vita ad un processo che durerà dieci anni e che vedrà coinvolti i due titolari del circo Martin citati per maltrattamento di animali e che verranno alla fine condannati.
Rita Patiño, una donna indigena del Messico, è stata trovata da un'organizzazione per i diritti umani all'interno di un ospedale psichiatrico del Kansas, dove era stata rinchiusa contro la sua volontà per 12 anni, nonostante il fatto che le autorità dell'ospedale non siano mai state in grado di stabilire chi fosse questa donna, da dove venisse o che lingua parlasse. Dopo le conseguenze della reclusione e della negligenza medica, Rita è tornata in Messico, dove vive con Juanita, sua nipote e principale badante, in un contesto di precarie possibilità economiche. Un ritratto commovente delle vite di queste due donne Tarahumara, che mette in discussione le molteplici forme di razzismo e discriminazione che le donne indigene in Messico e negli Stati Uniti devono affrontare.