Nel bel mezzo della foresta tropicale c'è una prigione per sole donne. Torture e abusi sessuali sono all'ordine del giorno; viene così organizzato un tentativo di fuga, che però è destinato a fallire miseramente.
A metà degli anni ’90, due ragazzi londinesi decidono di compiere, per puro piacere, un delitto perfetto. Uccidere qualcuno e poi sparire. Rientrare nell’ombra, cancellarsi in un anonimato arrogante e maniacale. La vittima è un automobilista di passaggio. La stessa fascinazione per un omicidio assurdo fa trovare sul set un regista esordiente e un’attrice famosa.
Coinvolto nella fabbricazione e collocazione di bombe artigianali in alcuni centri commerciali, Andreas Baader sostenuto da qualche militante estremista e dalla sua compagna Gudrun Ensslin, fonda la Rote Armee Fraktion, un gruppo terroristico di estrema sinistra. Dalle periferie tedesche agli altopiani della Siria, il gruppo fa il suo apprendistato e dà vita ad azioni violente che culmineranno in rapine, attentati e sequestri di persona. Diventano ben presto i nemici pubblici numeri uno nella Germania degli anni '70, fino a quando la polizia non si mette sulle loro tracce.
L'ex agente segreto del governo Max Zander (Sven Martinek) si traveste con una maschera da clown per combattere il crimine internazionale. Appende la maschera quando una delle sue sostenitrici, la giornalista Claudia (Diana Frank), viene uccisa. Quattro anni dopo, deve rimetterla quando Leah (Eva Habermann), la sorella di Claudia, viene rapita dalle stesse persone che hanno ucciso Claudia.