Dopo il coloratissimo Down with Love, interpretato da Renée Zellweger e Ewan McGregor, Peyton Reed mette in scena una commedia amara che ancora una volta "abbassa l'amore". Se nella pellicola precedente la protagonista si negava all'amore per dedicarsi alla carriera nella New York rosa e glamour degli anni Sessanta, in The break up Brooke cerca di combinare lavoro e amore nella Chicago sopravvissuta a un lontano incendio e ricostruita intorno alla perfezione geometrica del Loop. Accantonate le atmosfere e i dettami estetici degli anni '60, il regista si concentra sulla contemporaneità e suoi sentimenti coniugati al presente. Vince Vaughn, allora, non è Rock Hudson e Jennifer Aniston non è una copia di Doris Day, ma insieme incarnano vizi e virtù di una coppia moderna collassata nel salotto di Peyton Reed seguendo un percorso cinematografico coerente. Brooke Meyers/Aniston è una donna sull'orlo di una crisi di nervi cominciata sul divano dei Friends e proseguita per "settimane" (da dio) fino a quei Vizi di famiglia, duri a morire, che l'hanno consacrata regina del genere comico romantico. Alle défaillance sentimentali dei suoi tanti personaggi e della donna fuori dallo schermo Jennifer Aniston ha sempre risposto con spirito e grazia. Il suo talento e il suo umorismo si accompagnano, sullo schermo e (forse) nella vita, a quelli di Vince Vaughn: soggettista, produttore e interprete del film. Esibizionista, impostore e gigione in 2 single a nozze, Vince Vaughn è anche lui interprete irresistibile di commedie di successo a cui è arrivato dopo aver prodotto un discorso espressivo personale recitando spesso in ruoli decentrati dall'azione. Osando di più, gli attori ne erano all'altezza, sceneggiatore e regista avrebbero potuto confezionare una commedia sentimentale più nera, forse più cattiva, strappando a Hollywood un po' del suo superato, quanto inattuale buonumore.