Nel 1982, tre undicenni del Mississippi si misero a rifare il loro film preferito: I predatori dell'arca perduta. Ci sono voluti sette anni turbolenti che hanno messo alla prova i limiti della loro amicizia e quasi bruciato la casa della madre. Alla fine, avevano completato tutte le scene tranne una... quella esplosiva dell'aereo. 30 anni dopo, tentano finalmente di realizzare il loro sogno d'infanzia costruendo una replica dell'aereo "Flying Wing" di 75 piedi da Raiders in una fossa di fango nei boschi del Mississippi... e poi lo fanno esplodere! Questa è la storia dietro la realizzazione di quello che è conosciuto come "il più grande film per fan mai realizzato".
Utilizzando un dibattito in stile giudiziario e combinando interviste alle star ed al regista e spezzoni di parodie della famosa saga realizzate dai fan ed inviati attraverso internet, il documentario è il primo esempio di film democratico su un argomento che non è mai andato giù agli adepti della saga che hanno accusato il regista di avere stravolto la trilogia originale per meri motivi economici.
Una pellicola da non perdere per chi ama il trash (in questo caso italiano) che ci racconta come è nato (e lo fa curiosando dietro le quinte) un vero e proprio (s)cult come "Troll 2" di Claudio Fragrasso (girato con pseudonimo Drake Floyd nel 1990), più noto e celebrato all'estero che da noi.
Conosci già Matrix? E allora...benvenuto nel mondo reale! Scopri tutti i dettagli del cyber-thriller che ha lanciato la cinematografia verso una nuova, straordinaria dimensione. Troverai scene inedite tratte dal film originale e riflessioni esclusive di coloro che hanno vissuto la creazione di Matrix.
Il tour nordamericano che ha visto impegnato il cast dell'ormai celebre serie tv Glee nella primavera e nell'estate del 2011, è diventato un lungometraggio, Glee: The 3D Concert Movie, ovvero un vero e proprio concerto in 3D diretto da Kevin Tancharoen. Alle performance musicali delle star della serie, si alternano frammenti di curiosi dietro le quinte nonchè commenti e interviste con gli entusiasti fans di Glee che sono accorsi al concerto.
Uno sguardo agli effetti reali che i film di Ritorno al futuro hanno avuto sulla nostra cultura. Quella che una volta era una piccola idea che ha dato origine a un documentario molto mirato è diventata qualcosa di veramente sorprendente in due anni di riprese. Back in Time è un monumento cinematografico alla vastità del fandom della trilogia. Oltre alle riprese e alle interviste che ruotano attorno alla macchina del tempo, l'equipaggio ha scoperto che, semplicemente approfondendo l'impatto della trilogia, un viaggio epico ha cominciato a svolgersi prima di loro. La troupe ha girato innumerevoli ore di riprese durante le riprese. Da Steven Spielberg a Robert Zemeckis e Bob Gale, agli Sheas e Hollers, da James Tolkan e Lea Thompson a Christopher Lloyd e Michael J. Fox, Back in Time presenta un'intervista dopo l'altra che va semplicemente vista.
Provincia di Burgos, Spagna settentrionale, ottobre 2015. Un gruppo di appassionati intraprende l'impresa titanica di restaurare la location dell'ultima scena de «Il buono, il brutto e il cattivo», il mitico spaghetti western diretto dal regista italiano Sergio Leone nel 1966.
Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson, accompagnati dal regista Chris Columbus e da altri stimati membri del cast che hanno partecipato agli otto film della saga Harry Potter, tornano ad Hogwarts per la prima volta per celebrare l’anniversario del primo film della saga, "Harry Potter e la Pietra Filosofale", uscito nelle sale 20 anni prima.
Dalle prime versioni della sceneggiatura ai debutti di grande successo, scopri la creazione della trilogia di Star Wars, i film che hanno cambiato per sempre il volto del cinema.
Nel 1998 l'attore Nicolas Cage avrebbe dovuto essere protagonista del film Superman Lives, diretto da Tim Burton e scritto da Kevin Smith. Il progetto, però, non andò mai in porto nonostante fino al 2006 se ne continuasse a parlare. Il regista Jon Schnepp, coadiuvato da interviste a coloro che ne erano coinvolti, cerca di capire le ragioni per cui il probabile cult non è mai stato realizzato.
Un documentario che esplora varie teorie riguardanti i significati segreti nel film classico di Stanley Kubrick, The Shining. Cinque diversi punti di vista vengono svelati attraverso la voce fuori campo, clip del film, animazione e drammatiche ricostruzioni.
Nel settembre del 2000, Terry Gillian avrebbe dovuto iniziare le riprese del film "The man who killed Don Quixote", una mega-produzione europea che raccontava le disavventure di un pubblicitario americano capitato, chissà come, nella Spagna del XVII secolo, ed assoldato da Don Chisciotte come novello Sancho Panza. Il film ebbe problemi fin dalla pre-produzione, e naufragò dopo soli sei giorni di lavorazione grazie ad un'incredibile concomitanza di eventi: un uragano che semi-distrusse le apparecchiature, problemi logistici sottovalutati e soprattutto una grave malattia che costrinse il protagonista Jean Rochefort a rinunciare all'impresa.
La storia delle origini mai raccontata dietro Alien di Ridley Scott, radicata nella mitologia greca ed egizia, nei fumetti underground, nell'arte di Francis Bacon e nelle visioni oscure di Dan O'Bannon e H.R. Giger. Una riflessione sul processo collaborativo simbiotico della realizzazione di un film, sul potere del mito e sul nostro inconscio collettivo.
Documentario che racconta Sergio Corbucci, uno dei maestri degli spaghetti western e considerato da Quentin Tarantino "il secondo miglior regista di western italiani". È proprio Tarantino, che al Django (1966) di Corbucci si è ispirato per il suo Django Unchained, a raccontare il regista italiano, che ha citato anche nel suo ultimo lavoro, C’era una volta a Hollywood. Grazie a materiali d'archivio e alle testimoniane di chi lo ha conosciuto, il film delinea il ritratto di Corbucci, simbolo di un cinema italiano di un altro tempo, che sapeva imporsi sul commercio mondiale e ammaliare gli spettatori di oltreoceano. Tra le testimoniane raccolte anche quelle di Franco Nero, uno degli attori feticcio di Corbucci, e Ruggero Deodato, che è stato il suo aiuto regia in Django. Il documentario è un omaggio a uno dei grandi nomi della cinematografia nostrana, ma allo stesso tempo cerca di fare un parallelismo tra un regista italiano della vecchia generazione e uno contemporaneo come Tarantino.