Sophomore year has been a nightmare for Jessica Burns. Relentlessly harassed by her former friend Avery Keller, Jessica doesn't know what she did to deserve the abuse from one of South Brookdale High's most popular and beautiful students. But when a shocking event changes both of their lives, a documentary film crew, a hidden digital camera, and the attention of a reeling community begin to reveal the powerful truth about A Girl Like Her.
PG-13
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Due amiche di 14 anni, Megan Stewart (Rachel Quinn) e Amy Herman (Amber Perkins). La prima è una ragazza popolare ma con un passato di abusi da parte del patrigno. La seconda è invece tormentata dai bulli. Un giorno, dopo aver conosciuto un ragazzo online, Megan sparisce, e Amber inizia a cercarla. Il finale è cupissimo e molto violento, e include una scena di violenza sessuale che è stata parecchio criticata all’epoca.
Un'adolescente è entusiasta del fatto che sua madre parta per una vacanza in Colombia con il fidanzato, così da lasciarla da sola a casa. La felicità iniziale, però, verrà meno quando la giovane si renderà conto che i due sembrano del tutto spariti nel nulla. La ragazza inizia a indagare tramite internet, sperando di scoprire dove possano essere, ma quello che troverà saranno assurde verità inconfessabili riguardo la sua famiglia...
Truman Burbank nasce ripreso da una telecamera. Poi, per trent'anni continuerà ad esser ripreso a sua insaputa da telecamere che lo seguiranno in ogni luogo della sua vita, per strada, al lavoro, a letto. Lui non lo sa, ma fa parte di uno show televisivo. Tutto ciò che c'è intorno a lui è un set, le persone sono attori e comparse, le case, la polizia, i vigili del fuoco, tutto è set, persino l'acqua del mare è fasulla. Sua moglie e il suo migliore amico sono attori. Sopra tutti c'è Christof, dio-demiurgo-produttore, che gestisce la vita del poveretto. Naturalmente tutta l'America impazzisce per il programma verità, in virtù della regola del voyeurismo, molla televisiva irresistibile. Poi Truman ha qualche sospetto, diventa sicuro del trucco e cerca di scappare più volte.
Da un romanzo di Ira Levin. La bella Carla (Stone) non avrebbe voglia di avventure sentimentali ma viene coinvolta da Jack (Berenger), scrittore in crisi, e Seek (Baldwin), ambiguosissimo e insinuante. Sceglie quest'ultimo. Nel frattempo è andata ad abitare in un palazzo dove è stata uccisa una ragazza e altra gente, e dove nelle stanze di ogni appartamento è installata una telecamera nascosta e c'è chi, da un grande studio pieno di monitor, viene a sapere tutto di tutti. Fra un amplesso e l'altro Carla viene sconvolta da rivelazioni, da morti e da sospetti. L'assassino non può che essere uno dei due uomini. Quando tutto indicherebbe Seek (che sappiamo essere il superguardone), ecco che il colpevole è lo scrittore complessato.
Due serial killer squilibrati irrompono nella casa di una famiglia che deve restare unita per uscirne viva. I protagonisti cercheranno di contrastare questo gioco macabro mentre telecamere sparse in tutta la loro casa documentano ogni loro mossa.
Due giornalisti e un cameraman decidono di intraprendere un viaggio per rintracciare quello che fu il più pericoloso e crudele criminale di guerra in Bosnia. Sul tragitto però, vengono scambiati per un gruppo di agenti segreti in missione e da cacciatori diventano preda.
Tutto inizia dall'immagine di una strada, una mattina qualunque. L'inquadratura è fissa: qualche persona cammina, passa una bicicletta, un uomo esce di casa. Stop, rewind e inizia il mistero. L'immagine è quella di un videoregistratore: una coppia (Daniel Auteil e Juliette Binoche) trova sulla porta, come in Strade perdute di Lynch, misteriose cassette che ne ritraggono la vita privata. Poi arrivano inquietanti disegni, telefonate, strani avvertimenti e il segreto nascosto (caché) inizia ad emergere: l'infanzia del protagonista è tragicamente legata a quella di un algerino figlio dei domestici di casa. Ma il mistero resta tale, anzi si tramanda fra le nuove generazioni: i figli dei due uomini si incontrano mentre la macchina da presa, non vista (cachè), continua a riprendere.
Uno scrittore deluso vive il problema dell'alcolismo e, nonostante l'aiuto della fedele fidanzata, percorre il cammino della dipendenza fino all'ultimo stadio della degradazione, deciso ormai a farla finita...
Ove è un burbero cinquantanovenne che molti anni prima ricopriva il ruolo di Presidente dell’Associazione dei condomini. A lui però non importa niente di essere stato sollevato dall’incarico e continua a sorvegliare con piglio poliziesco tutto il quartiere. Operaio da 43 anni presso le industrie Saab, Ove viene mandato in pensione e da quel momento, senza nulla da fare, con il suo atteggiamento molesto finisce per causare ancora più ostilità nel vicinato. Ogni mattina alle 6.30 Ove si alza per condurre la sua ispezione poliziesca del quartiere e assicurarsi che le regole siano rispettate, che tutto sia in ordine. Ma l’arrivo di Parvaneh, la nuova vicina di casa, iraniana che si è trasferita da poco ad abitare, con il marito e i due figli, nella casa difronte aprirà poco per volta la mente di Ove, restituendocelo come il miglior “nonno” che un nipote possa desiderare.