Dunque il detective comincia la caccia a se stesso, naturalmente c'è la possibilità di qualche trucco, qualcuno per esempio potrebbe fabbricare non false prove, ma false visioni. Da qui una corsa contro il tempo, che è breve, con azioni alla Cruise-Spielberg, dunque esagerate e accattivanti. Sia chiaro che l'azione prevale, come prevale la ricerca del successo di pubblico rispetto ai significati letterari, anche se Spielberg ha detto di averne avuto abbastanza di "quel" successo e di aver finalmente costruito una storia perfettamente a propria misura. Chi ha praticato Dick (morto nell'82, giusto l'anno di Blade Runner) trova che la grande attitudine critica e dolorosa dello scrittore, principe delle metafore fantastiche, lascia troppo spazio al Cruise delle missioni impossibili e al regista sublimatore di effetti speciali. Anche se la storia, e il film, "ci sono".