Mr. Whicher is hired by former Home Secretary Sir Edward Shore to investigate the violent threats made against his son Charles, who has recently returned from India with his family.
Sopravvissuta al confronto col padre e alla furia dell'esagerato fratellastro, Lisbeth Salander viene ricoverata in ospedale con una pallottola in testa. A un passo dalla morte e a due camere dalla stanza di Alexander Zalachenko, la ragazza che odia gli uomini e su tutti il genitore disertore è una minaccia per la Sezione, ramo deviato e criminale della SÄPO (i servizi segreti svedesi). Sfinita dagli abusi e dai soprusi, Lisbeth è decisa a rivelare al mondo le mostruosità commesse dal padre e dallo spregevole dottor Teleborian, disposto di nuovo a redigere a suo danno una falsa perizia psichiatrica. Per salvaguardare Zalachenko, preziosa fonte di informazioni, e il loro circolo corrotto operativo dagli anni Settanta i "servizi" organizzeranno una violenta rappresaglia. A difesa della verità e della vita di Lisbeth ancora una volta interverrà Mikael Blomkvist. La sua inchiesta denuncerà i colpevoli, riportando al centro dell'attenzione e del suo cuore la problematica Lisbeth.
Tutto inizia dall'immagine di una strada, una mattina qualunque. L'inquadratura è fissa: qualche persona cammina, passa una bicicletta, un uomo esce di casa. Stop, rewind e inizia il mistero. L'immagine è quella di un videoregistratore: una coppia (Daniel Auteil e Juliette Binoche) trova sulla porta, come in Strade perdute di Lynch, misteriose cassette che ne ritraggono la vita privata. Poi arrivano inquietanti disegni, telefonate, strani avvertimenti e il segreto nascosto (caché) inizia ad emergere: l'infanzia del protagonista è tragicamente legata a quella di un algerino figlio dei domestici di casa. Ma il mistero resta tale, anzi si tramanda fra le nuove generazioni: i figli dei due uomini si incontrano mentre la macchina da presa, non vista (cachè), continua a riprendere.