Basato su una storia vera, L'esorcismo prosegue il compito che i protagonisti della stessa si prefissavano: sensibilizzare il mondo verso il riconoscimento dell'esistenza del Diavolo, e la sua ininterrotta azione malefica. Se sul versante dell'esperienza cattolica della possessione e di tutto il discernimento teologico relativo, il film risulta poco interessante e al limite del qualunquista, la parte più strettamente horror funziona, e il merito è in gran parte della scelta registica dichiarata di non volersi affidare ad effetti speciali che andassero oltre i limiti del possibile. Membra contorte, dunque, pupille dilatate e mandibole lussate, ma niente vomito verde che scioglie i mattoni né ali nere né eserciti di demoni orgiastici. Il senso di inquietudine dei personaggi coinvolti oltrepassa lo schermo, come pure il dubbio se ciò che è narrato sia davvero manifestazione del soprannaturale o solo una malattia mentale sfociata in tragedia. Cose incerte, che forse non hanno una ragione, come un orologio che si ferma alle tre in punto della notte.