Joh Dunbar è considerato un eroe dopo che accidentalmente conduce le truppe dell'unione alla vittoria durante la Guerra Civile. Richiede una posizione sulla frontiera dell'ovest, ma la trova deserta. Presto, però, scopre di non essere solo ed incontra un lupo che chiama "due calzini" e una tribù pellerossa. Presto, Dunbar stringe amicizia con la tribù e scopre una donna bianca cresciuta dalla tribù di nativi...
Bob Harris e Charlotte sono due americani a Tokyo. Bob è una star del cinema ed è a Tokyo per girare uno spot pubblicitario per una marca di whisky, mentre Charlotte è una giovane donna che arranca dietro al marito fotografo instancabile. Colpiti entrambi da insonnia, Bob e Charlotte s'incontrano una notte per caso nel bar dell'hotel dove alloggiano.
Tra il 1953 e i primi anni Settanta, in Georgia, si sviluppa il rapporto tra una vecchia, bizzosa e burbera signora ebrea e il suo autista di colore, rapporto tra padrona riluttante e servitore saggio che si trasforma in un'amicizia solidale. In filigrana al racconto s'iscrive, con delicatezza, un discorso sul razzismo e sulle minoranze etniche negli USA. Pur con un pizzico di melassa sentimentale, scritto da Alfred Uhry che adattò una sua pièce (premio Pulitzer), è un buon film, intelligente, accurato. Ebbe 9 nomination e 4 Oscar (film, attrice protagonista, sceneggiatura e trucco per l'italiano Manlio Ronchetti). I 2 protagonisti sono strepitosi, D. Aykroyd sorprende con una recitazione sopraffina sotto le righe. J. Tandy (1909-94) ebbe l'Oscar a 80 anni.
Daphne, una neo-hippy diciassettenne di New York, nonostante il parere contrario di sua madre Libbie, si reca a Londra alla ricerca di suo padre, Henry, un aristocratico inglese che è all'oscuro della sua esistenza. Henry, rampollo di una famiglia aristocratica che sta per candidarsi alle elezioni politiche, aveva conosciuto Libbie durante un viaggio in Marocco, ma per via della sua diversa condizione sociale, la ragazza era stata allontanata dai genitori di Henry, nonostante aspettasse un bambino. L'arrivo di Daphne a Londra sconvolge Henry, che sta per sposarsi con un'altra donna, che ha anche lei una figlia, Clarissa. Quando Henry fa partecipare anche Daphne al ballo delle debuttanti però la ragazza si sente a disagio e decide di tornare in America da sua madre.
I genitori vorrebbero che la figlia Jess fosse la classica ragazza indiana: dolce, remissiva e ansiosa di sposarsi con un bravo giovane come la sorella Pinky. Il problema è che Jess, che ha fatto della star del Manchester United Beckham il suo eroe, vorrebbe soprattutto giocare a calcio. Finché la cosa rimane confinata nell'ambito del parco pubblico non ci sono soverchi problemi. Ma quando Jules, giocatrice in una squadra regolare, la vede giocare e la convince ad unirsi al proprio team le cose cambiano. Non solo in famiglia, visto che entrambe sono attratte dal proprio allenatore Joe. E la finale di campionato, cui dovrebbe partecipare anche un importante osservatore americano, coincide proprio con le nozze di Pinky...
Tre mesi dopo avere casualmente passato una notte insieme, Isabel si presenta a Las Vegas a casa di Alex , lo informa di essere incinta e i due decidono di sposarsi secondo i canoni anonimi in uso a Las Vegas. I guai però cominciano proprio ora, perchè Alex è un newyorchese incallito, che aspetta la grande occasione professionale per tornare in città, Isabel è una americana di origine messicana che non vuole lasciare la famiglia numerosa tutta sistemata nelle vicinanze..
Yamamoto, membro della yakuza, è uscito sconfitto da una guerra contro una famiglia rivale. Abbandonato anche dal fratello più leale si reca negli Stati Uniti per trovare Ken, suo fratello minore, andato via di casa per studiare a Los Angeles. Appena sbarcato in America si imbatte in Denny. Yamamoto, sperduto in un paese di cui non conosce la lingua e la cultura fa fatica a trovare informazioni su Ken. Nonostante tutte le difficoltà viene a sapere che il ragazzo è diventato uno spacciatore ed è amico di quel Denny che aveva incotrato al suo arrivo.
Toula Portokalos è una trentenne di Chicago "prigioniera" di una famiglia di origine greca, completamente assoggettata alle tradizioni e soprattutto all'eterno desiderio del padre Gus di vederla sposata al più presto con un rispettabile giovanotto, naturalmente di origine greca anch'esso. La libertà per lei comincia il giorno in cui ottiene, con l'appoggio della furbissima madre Maria, il permesso di frequentare un corso d'informatica all'università, che la porta a uscire dal suo ristrettissimo guscio e a curarsi un po' di più, fino a diventare una ragazza carina ed indipendente.
Ada, muta dall'età di sei anni, giunge in Nuova Zelanda, sposata per procura con Stewart, un piccolo possidente. Con lei ci sono la figlioletta Flora, i bauli, un pianoforte. Stewart fa abbandonare il pianoforte sulla spiaggia perché difficile da trasportare lungo gli impervi sentieri dell'isola. Baines, un bianco che si è avvicinato ai costumi dei Maori, aiuta Ada a riaverlo. Ottenuto da Stewart il piano, chiede a Ada di dargli lezioni, che prevedano una disponibilità "controllata" della donna al gioco erotico. Per continuare a suonare, lei accetta. Baines le restituisce il pianoforte; tra i due si stabilisce una relazione che Flora osteggia. La relazione sembrerà sfociare verso la tragedia.
Dopo la morte della madre, Mahmud, musulmano... "alla sua maniera", scopre che é stato adottato alla sua nascita e che, in realtà, é un ebreo. Da quel momento entra in una profonda crisi d'identità, che lo porterà a mettere in discussione le sue convinzioni, tanto, da chiedere al tassista Lenny, col quale litiga praticamente ogni giorni, di dargli lezioni sull'ebraismo...