A cinematic mountain-bike film. Featuring some of the sports biggest athletes. The ninth feature from award-winning adventure filmmakers Anthill Films. Return to Earth proves that when we lose track of time, we can make the most of it.
La storia di una rivoluzione culturale alimentata dal desiderio umano di vivere l'attimo e di fare tutto ciò che fa sentire vivi. A raccontare le loro esperienze, tra pura energia, immaginazione e infinite possibilità di espressione, sono gli occhi di alcuni dei più brillanti e visionari pionieri, leggende e campioni di surf, snowboard, sci, skateboard, mountain bike e altre discipline ancora.
Sette vittorie al Tour de France e la vittoria più difficile di tutte, quella sul cancro, hanno fatto del texano Lance Armstrong non solo uno dei più grandi atleti del mondo ma un simbolo delle capacità miracolose del fisico umano, che ha nutrito i sogni e le speranze di ammiratori di tutto il mondo. Ma Armstrong ha anche un altro primato, meno dignitoso ed altrettanto stupefacente: il primato della menzogna più lunga e più testarda. Dopo aver sostenuto, infatti, per anni e anni, la propria estraneità rispetto all'uso di sostanze illecite per incrementare il proprio potenziale, riuscendo a non farsi mai incastrare dai risultati delle prove nonostante l'accanimento di varie organizzazioni antidoping, il campione ha ammesso la sua colpevolezza nel 2013, scrivendo per se stesso un'uscita di scena clamorosa quanto la spettacolare ascesa che l'aveva preceduta.
Pantani ripercorre i grandi successi del Pirata e si interroga sulla sua improvvisa caduta: l'uomo contro la montagna, l'atleta contro la dipendenza, Marco Pantani contro sé stesso. Un documentario ricco di filmati di repertorio, interviste e testimonianze di familiari e amici del campione. Nel 1998 Marco Pantani vinse sia il Tour de France che il Giro d'Italia: un'impresa titanica nella quale nessun atleta prima era riuscito. Per milioni di persone era l'eroe che ha salvato l'immagine del ciclismo nel periodo degli scandali sul doping. A sei anni da quello straordinario traguardo, Pantani muore solo in una stanza d'albergo, per intossicazione acuta da cocaina. Pantani vuole ricordare al cinema un importante personaggio del mondo dello sport a 10 anni dalla sua prematura scomparsa.
Mikizi Migona Papatie parla della sua realtà vivendo nella comunità Anishinaabe di Kitcisakik e ci mostra il lato umano della tossicodipendenza raccontato attraverso le parole dolorose e piene di speranza del 27enne.