Il film nasce da un fatto reale: la regista ha conosciuto Nikki Reed e ha sentito il bisogno di farle interpretare in prima persona le situazioni che la ragazza aveva vissuto o immaginato. L'idea è buona e il film vorrebbe essere scioccante. Peccato però che ricada poi nei soliti cliché con la madre tormentata, il suo compagno ondivago e non manchino tutte le caratteristiche della serie 'la mia peggiore amica.'