After returning home to his long-estranged mother upon a request from her deathbed, a man raised by his parents in an orphanage has to confront the childhood memories that have long haunted him.
Charlot, operaio in un grande complesso industriale, estenuato dal ritmo frenetico di lavoro, perde la ragione. Ricoverato in una casa di cura, viene dimesso qualche tempo dopo per finire però quasi subito in prigione, a causa di una manifestazione di operai nella quale si ritrova casualmente coinvolto. Durante la detenzione, egli concorre, inconsapevole, a sventare una rivolta di detenuti; ciò gli frutta l' immediata scarcerzione. Una volta libero, riprende la sua dura lotta per sopravvivere: gli è di conforto l' amicizia di una giovane orfana, con cui divide fraternamente la propria casetta e quel po' di cibo che riesce a procurarsi. Quando la ragazza trova lavoro in un cabaret e riesce a far assumere anche Charlot, ai due derelitti sembra schiudersi la prospettiva di un futuro migliore. La polizia, venuta a cercare la ragazza per ricondurla all' orfanotrofio, li costringe però a fuggire dalla città per cercare altrove un po' di tranquillità.
Il proiezionista di un cinema sogna di diventare un detective. L'occasione di mettere in pratica le sue qualità si presenta quando un suo rivale in amore lo fa accusare di avere rubato l'orologio della donna contesa. L'aspirante investigatore mette in atto i consigli del suo manuale seppur con scarsi risultati. Afflitto dai suoi fallimenti torna al suo lavoro e durante una proiezione si addormenta sognando di essere il grande detective "Sherlock, Jr." e di risolvere il caso di un furto di una collana di perle. Si risveglierà all'arrivo della sua amata che dopo aver scoperto il complotto ordito dall'altro pretendente, lo scagionerà da ogni accusa riguardo al furto dell'orologio del padre.
Un vagabondo si innamora di una bella fioraia cieca che lo scambia per un milionario. Il povero vagabondo vivrà numerose avventure, nel tentativo di aiutare economicamente la fioraia.
Hollywood 1927. Georges Valentin è un divo del cinema muto. La vita sembra sorridergli finché l'avvento del film sonori lo condannerà all'oblio. Peppy Miller, giovane comparsa, sta invece per esssere lanciata nel firmamento delle star. Il film racconta i loro destini incrociati.
Buster, un giovane ferrotipista ritrattista, si invaghisce di Sally, una segretaria del cinegiornale MGM. Nel tentativo di impressionare la ragazza, decide di diventare un cameraman del cinegiornale, impegnando la sua macchina fotografica e spendendo i suoi risparmi per l'acquisto di una vecchia cinepresa. Inizia così a filmare di tutto ma, a causa della sua inesperienza, le sue pellicole risultano sovraimpressionate e inutilizzabili per un cinegiornale. Buster viene deriso dagli altri cameraman e dallo stesso direttore del cinegiornale, oltre a non ottenere il posto di lavoro alla MGM. Sally lo incoraggia a riprovare e gli dà un importante suggerimento tecnico, Buster quindi le chiede di uscire la mattina seguente, domenica, per una passeggiata. Il giorno dopo i due passano insieme la giornata, tra piccole disavventure e contrattempi...
Il vagabondo, ingenuo e tenero cercatore solitario, sfida le avversità del rigido freddo del nord e incontra il rude mondo dei cercatori d'oro, animato dalla febbre di rivalsa che lo accomuna nell'impresa agli avventurieri, ai derelitti, ai fuggiaschi, alle donne che popolano questo universo selvaggio.
Secondo film di Buñuel dopo Un chien andalou dell'anno precedente, col quale costituisce il vero e proprio manifesto del surrealismo cinematografico (alla sceneggiatura collaborò Salvador Dalì, fra gli interpreti figura Max Ernst). Nei sessanta minuti di proiezione non assistiamo allo svolgersi di una trama ben definita ma, come al solito nei film del regista spagnolo, al susseguirsi di personaggi e di situazioni canonici, in una critica serrata e corrosiva al clericalismo, all'autoritarismo e alla repressione sessuale.