Questo non è che l'inizio delle sue avventure ispirate al famosissimo e vendutissimo libro di J.K. Rowling che da madre single e senza una sterlina si è ritrovata ad essere una delle donne più ricche della Gran Bretagna. Il film mantiene più di quel che pareva promettere. Chris Columbus (nel suo carnet, tra gli altri, Mamma ho perso l'aereo) ha saputo evitare l'ansia da effetto speciale (anche se parte della stampa d'Oltreoceano ha già fatto le sue brave ironie) per puntare tutto sulla storia che segue, fatti i debiti tagli e una variante sul prologo, lo sviluppo del romanzo. Circondandosi di ottimi attori ha ricostruito un clima Anni Sessanta senza però mai dimenticare gli spettatori (dai 6 ai 60 anni) a cui si rivolgeva. Tanto che si giunge alla morale della favola dopo due ore e mezza di film ancora in grado di intendere e di volere. Cioè non frastornati da una colonna sonora pompata o da mirabilie tecnologiche ma piacevolmente coinvolti da una storia la cui 'magia' sta nel raccontare in modo semplice del (fortunatamente non ancora annullato) bisogno di fantasia della mente umana.