Direi che qua si tratta di un Hard Pass per chiunque abbia anche solo un briciolo di amore nostalgico per la trilogia originale, come il sottoscritto.
Tralasciando il primo quarto del film che è un meta-film che rompe la quarta barriera in maniera davvero banale - e già qua dovreste avere letteralmente la pelle d'oca - si arriva ad attori sostituiti con pessime scuse di trama, la più orrenda parte che il Keanu nazionale abbia mai recitato, e la rottura di molte regole istituzionali stabilite nei film precedenti.
La prima trilogia ve la potete ricordare come una trilogia seria, alquanto filosofica in certi momenti, con le relazioni d'amore contestualizzate con eccellenza e scene d'azione epiche senza tagli veloci (anzi, spesso con bullet time a campo aperto).
Il sequel invece vede comicità da parte degli attori (sì, anche di Neo), assolutamente zero discussioni filosofiche di qualsiasi tipo sull'importanza delle scelte e la differenza fra libero arbitrio e destino, l'amore fra i protagonisti è trattato a fine film come se fossero due "genitori divertenti" a una cena con gli amici dei figli, e scene d'azione che hanno addirittura più tagli di scena con cambio di angolazioni dei cazzotti che vengono effettivamente dati in esse.
Sarebbe impossibile per me, purtroppo, proseguire senza trasformare questa recensione in una lamentela o senza spoilerare, e non voglio farti questo dispetto.
**Verdetto Finale** : Come un'ago che trafigge il cuore. Di Matrix, per me, al mondo, ce ne sono solo 3.
**Momenti in cui vederlo** : Quando volete studiare come fare un film in maniera sbagliata.