Beau è un uomo paranoico che non ha mai conosciuto il padre e ha un rapporto tormentato con la madre. Quando scopre che la madre è morta, Beau intraprende un viaggio verso casa che ben presto si trasforma in un’odissea surreale.
In un paesino sperduto dell'America più profonda un uomo (Nicolas Cage) buca tutte le ruote della sua rombante Camaro ed è costretto a diventare il custode del Willy's Wonderland, un locale dismesso e fatiscente che un tempo era frequentato dalle famiglie del posto: a pulizia conclusa, la sua auto sarà rimessa a nuovo. Non immagina minimamente che la tavola calda è maledetta e che i suoi pupazzi meccanici custodiscono, tra i loro ingranaggi, le anime di una setta di serial killer satanisti che tempo addietro avevano seminato il panico nella zona. Per il nuovo custode del locale tutto questo si trasformerà in un truculento spargimento di sangue oltre che a uno spasso senza eguali…
Marcie, Courtney e Julie sequestrano per scherzo la loro compagna di liceo Elizabeth. Per scherzo la chiudono in un portabagagli e quella muore sul serio. Courtney convince le amiche a non rivelare l'incidente e rimettere il cadavere nella camera inscenando un finto stupro finito in omicidio. Ma Julie si lascia prendere dai complessi di colpa...
Due coppie della borghesia parigina e la sorella di una delle due donne, che alza facilmente il gomito, insieme ad un diplomatico di Miranda, un'immaginaria repubblica delle banane, tentano di organizzare una cena che, per vari motivi, non avrà mai luogo: un'incomprensione sul giorno dell'invito, un ristorante in cui si assiste alla veglia del proprietario morto, le manovre dell'esercito nel giardino dei padroni di casa, ecc. In questo film, il sogno e la realtà formano un mélange indissolubile come vuole la tradizione surrealista, di cui Luis Buñuel è capostipite e maestro.
Un comico alle prese con una carriera in stallo e con una relazione sentimentale che rischia di precipitare tenta disperatamente di ignorare il sonnambulismo che lo affligge.
Dopo la morte del padre in Messico, Stéphane, un giovane creativo che confonde realtà e sogno, torna a Parigi su richiesta della madre. Ad attenderlo ci sono un impiego da illustratore in una piccola impresa di calendari promozionali e una bella vicina di casa, Stéphanie, che cuce per hobby giocattoli di pezza. Invaghitosi della fanciulla, Stéphane la corteggia in sogno e da sveglio costruisce per lei pupazzi meccanici o improbabili macchine del tempo. Ma in amore, sogno e realtà non coincidono quasi mai. È ancora una volta il cervello il protagonista del cinema surreale di Michel Gondry. Il cervello che dimentica in Se mi lasci ti cancello, e quello che si abbandona al sonno nell'Arte del sogno. Viaggio nella memoria per Jim Carrey per rielaborare una relazione affettiva, e viaggio nel sogno per Gael García Bernal per vivere un sentimento amoroso non corrisposto nella veglia.
Una famiglia psicopatica con delle facce raggrinzite che ricordano Freddy Kruger vivono insieme in un luogo sconosciuto della città, rimuginano sulla loro squilibrata esistenza mentre assumono inquietanti comportamenti e commettono degli omicidi casuali.