Lo scienziato Steve Unger, lotta per prendersi cura della moglie Darlene, malata terminale che ha solo poche settimane da vivere. Mentre cerca di rimanere forte per sua moglie e la figlia Lily di 10 anni, Steve si imbarca frettolosamente in un viaggio per sviluppare una cura per e tenere unita la sua famiglia. Ma Ignorare tutti i confini legali e morali nella ricerca della sua cura, dei suoi metodi di trattamento e della manomissione del DNA umano, potrebbe portare all'estinzione dell'umanità.
Helene Delambre, sconvolta, confessa al cognato e alla polizia di avere ucciso suo marito André schiacciandogli la testa con una pressa. La donna racconta una storia che ha dell'inverosimile. André Delambre aveva realizzato un teletrasportatore, una macchina in grado di scomporre la materia trasferendola nello spazio per ricomporla altrove. Lo scienziato, dopo avere constatato che il congegno funzionava sugli oggetti, aveva deciso di sperimentarla su sé stesso convinto che fosse possibile smaterializzare e teletrasportare con la stessa facilità anche i corpi umani. Mentre si era accinto ad entrare nell'abitacolo della macchina, l'uomo non aveva fatto caso ad una mosca che era entrata con lui. L'esperimento si era trasformato in una tragedia: nella cabina di arrivo si erano materializzati un uomo con la testa e una zampa dell'insetto e un insetto con una minuscola testa e un braccio dell'uomo.
In seguito ad un incidente stradale, Christine ha avuto il volto completamente sfigurato. Il padre, che dirige una clinica, è ossessionato dall’idea di trovare una rimedio alla trasfigurazione della figlia.
Quando è scoppiata una sorta di apocalisse zombie, per via di un virus detto Maze che ha trasformato le persone in folli e veloci cannibali, la situazione è stata tenuta sotto controllo in varie Nazioni, ma non Irlanda. Qui l'emergenza è finita solo quando è stata trovata una cura dalla Dottoressa Lyons, però non tutti gli infetti vengono guariti e il 25% tra loro si è rivelato resistente alla terapia ed è stato dunque imprigionato. Tra questi c'è anche una persona cara alla dottoressa, che continua a lavorare per una cura più efficace. Le persone guarite hanno poi un serissimo problema: ricordano tutto quello che hanno fatto mentre erano impazzite e il loro reintegro nella società incontra forte opposizione. La giornalista e vedova, Abbie accetta di accogliere in casa sua Senan, appartenente alla terza e ultima ondata di persone curate e che era amico di suo marito. L'ex "capo-branco" del ragazzo però continua a interferire nella vita di Abbie e Senan.