Working at the limits of what can easily be expressed, filmmaker Peter Mettler takes on the elusive subject of time, and once again turns his camera to filming the unfilmable. From the particle accelerator in Switzerland, where scientists seek to probe regions of time we cannot see, to lava flows in Hawaii which have overwhelmed all but one home on the south side of Big Island; from the disintegration of inner-city Detroit, to a Hindu funeral rite near the place of Buddha's enlightenment, Mettler explores our perception of time. He dares to dream the movie of the future while also immersing us in the wonder of the everyday. THE END OF TIME, at once personal, rigorous and visionary, Peter Mettler has crafted a film as compelling and magnificent as its subject.
Dall’alba al tramonto, una giornata per viaggiare attraverso il mondo e gli uomini che lo abitano. Baraka racconta l’umanità attraverso immagini di qualità e classe straordinarie, accompagnate da un commento musicale non meno esaltante. Apparentemente privo di alcun filo conduttore, il film svela lentamente il suo intento: mostrare la disarmante bellezza intrinseca nella natura così come nell’uomo, quale essere vivente e quale essere sociale. La religione e il rapporto con la natura (due cose che coincidono, sotto certi punti di vista) sono le chiavi di volta nella comprensione dell’evoluzione spirituale delle varie compagini dell’umanità, anche nei momenti più cupi della sua Storia – l’Olocausto, la povertà delle favelas, la cementificazione selvaggia. Un’opera incantevole, emozionata ed emozionante. Come la vita stessa.