Londra, 1970. L'attivista per i diritti delle donne Sally Alexander si trova coinvolta - come tutti gli abitanti della sua città e della sua nazione - dal circo mediatico scatenato dal concorso di Miss Mondo, che Sally disapprova e che, ben presto, decide di osteggiare in prima persona attraverso picchetti, manifestazioni di dissenso e proteste di vario genere
La vera storia di Hunter Patch Adams, un uomo che, dopo una crisi depressiva, viene ricoverato in un ospedale psichiatrico e sperimenta sulla propria pelle il cinico disinteresse della classe medica nei confronti di pazienti nelle sue stesse condizioni. Si rende così promotore ed artefice di una crociata in favore di un più umano trattamento dei malati al grido di 'bisogna curare le persone, non le malattie!'.
Sono i primi anni ’70, un periodo di grandi sconvolgimenti sociali mentre negli Stati Uniti infuria la lotta per i diritti civili. Ron Stallworth è il primo detective afroamericano del dipartimento di polizia di Colorado Springs, ma il suo arrivo è accolto con scetticismo ed ostilità dai membri di tutte le sezioni del dipartimento. Imperterrito, Stallworth decide di farsi un nome e di fare la differenza nella sua comunità. Si imbarca quindi in una missione molto pericolosa: infiltrarsi nel Ku Klux Klan ed esporne i crimini.
Siamo a metà degli anni Settanta (non per niente il titolo originale cita una canzone dei Led Zeppelin), durante l'ultimo giorno prima delle vancaze. La scuola è ormai finita, ma c'è ancora chi vuole fare dispetti per non pensare alle responsabilità che lo attendono
Forrest Gump - un ragazzo non proprio idiota, ma dal basso coefficiente d'intelligenza - racconta la sua storia a coloro che, uno dopo l'altro, si siedono vicino a lui in attesa dell'autobus. È stato in Vietnam, ha stretto la mano a tre presidenti, ha incontrato Elvis, ha assistito ai movimenti studenteschi, ha casualmente fatto esplodere il Watergate, ha suggerito le parole di "Imagine" a John Lennon e per tutta la vita è stato innamorato di una ragazza conosciuta fin da bambino.
Due tossicodipendenti sono in viaggio con la macchina verso Las Vegas. Tra pasticche, alcol e siringhe distruggeranno vari alberghi e rischieranno guai seri con la polizia, tutto in un'atmosfera tutt'altro che drammatica, anzi esilarante, farsesca e confusa dovuta agli effetti delle varie droghe.
Harry Sultenfuss (Dan Ackroyd) è vedovo dal 1961, anno in cui nasce la piccola Vera e in cui sua moglie muore di parto. Harry di mestiere fa l'impresario di pompe funebri, stravede per la figlioletta, ormai undicenne, e non ha nessuna intenzione di risposarsi. Vera è un po' strana, è innamorata di uno dei suoi insegnanti, ha un solo amico , l'occhialuto e timido Thomas (Culkin), e somatizza le malattie di cui sono stati affetti i clienti del papà. Senza contare che è gelosissima del babbo. Così quando Harry comincia ad avvicinarsi a Shelly (Curtis), lei non la prende bene. Jamie Lee Curtis truccatrice di cadaveri è una buona idea. Così come tutto il lato macabro del film. L'altra grande idea è quella di far morire Culkin per la puntura di un'ape. Insomma la storia è un buon racconto di formazione. Quel che non funziona è la regia di Zieff che la butta troppo spesso sul sentimentale.
Margaret Simon si trasferisce con la sua famiglia da New York alla periferia del New Jersey. Poiché uno dei suoi genitori è cristiano e l'altro è ebreo, va alla ricerca della sua identità religiosa.
The French Dispatch è l’edizione europea dell’Evening Sun di Liberty, Kansas – un resoconto settimanale dei fatti a livello di politica globale, arti (alte o popolari), moda, cucina, enologia, e storie di varia umanità da luoghi distanti. Quando il direttore muore, lo staff editoriale decide di pubblicare un’ultima edizione memoriale evidenziando le tre storie migliori pubblicate nei dieci anni di vita del magazine. Le storie sono incentrate su un artista condannato all’ergastolo per un doppio omicidio, le rivolte studentesche e un rapimento risolto da uno chef.
Om (#ShahRukhKhan) e Shanti (#DeepikaPadukone) si sono conosciuti in un'altra vita, 30 anni prima. Una storia d'amore senza successo ma quando i due si reincontrano sentiranno di conoscersi già. E allora cercheranno di vendicarsi di chi li ha fatti soffrire un tempo. Un film divertente con attori fantastici in cui si intreccia il tema della reincarnazione. Madre di Om la bravissima #KirronKher, nei panni del cattivo l'affascinante #ArjunRampal. La spettacolarità del film sta anche nell'alta presenza di attori, soprattutto nella famosa canzone " "Deewangi Deewangi"".
Nel 1970 quattro amiche passano la loro ultima estate di adolescenti. Si ritrovano 25 anni dopo. Episodi di vita provinciale rievocati sull'onda ambigua della nostalgia e nelle forme di un trito minimalismo al femminile, in parte riscattato dalla freschezza delle giovanissime interpreti.
Los Angeles, 1973. Gary Valentine, adolescente intraprendente e fanfarone, incontra Alana Kane, venticinquenne sul cammino dell'indipendenza. Lei gli porge specchio e pettine per la foto dell'annuario scolastico, lui le dichiara il suo amore eterno. Lei rifiuta e lui insiste. In cosa crede Gary? A cosa si oppone Alana? Dieci anni li separano ma tutto sembra unirli. Irresistibilmente attratti l'uno dall'altra, non sanno come amarsi, non sanno nemmeno se si amano o se amano soltanto l'idea di amarsi. Tra choc petrolifero, e crepuscolo della Hollywood classica, il loro ipotetico grande amore parte, avanza, sterza, vaga, sosta, svolta, si riallinea in fondo alla notte e alla San Fernando Valley.
Due adolescenti, Francis e Tim, e un college cattolico negli States degli anni ’70. Tra loro e la loro voglia di trasgressione una religiosa: suor Assunta. I due la trasformano nel loro nemico principale fino a farla diventare il vero ‘mostro’ di un fumetto orrorifico. Ad uno dei due il risentimento costerà caro. Il film, prodotto da Jodie Foster che veste i panni della suora, è un’analisi del disagio adolescenziale che ha dalla sua la continua mescolanza di realtà e sua rappresentazione (nel fumetto che diventa cartone animato). Non entra nel gruppo ‘anticlericale’ perché l’attrice riesce a far trapelare lampi di umanità dagli sguardi, se non dagli atteggiamenti della suora che i due ragazzi hanno soprannominato Suorzilla. La regia è piatta, aderendo così alla vita quotidiana dei due protagonisti.