Gyeon-woo, classico studente "nerd", sembra non riuscire ad avere una relazione. Un giorno conosce in treno una ragazza ubriaca fradicia. Da quel momento inizieranno a frequentarsi e lei esibirà di continuo atteggiamenti insopportabili. Lui si ritroverà nelle situazioni più sgradevoli, rimanendo però convinto che la persona al suo fianco riservi qualcosa di speciale. Infatti, malgrado le loro disavventure e i distacchi causati dal destino, s'accorgerà che i suoi sentori non erano così errati.
È il desiderio del settimo anno. Rimasto solo in casa (la famiglia è in villeggiatura), funzionario editoriale è messo a dura prova dalla procace e svampita vicina di casa. Resisterà la sua virtù? Commedia satirica sulle ossessioni erotiche dell'americano medio con cui Wilder traccia una feroce critica del consumismo e dei miti del mezzo secolo sulla scorta di una commedia (1952) di George Axelrod di cui mantiene l'impianto teatrale, pur facendone il film più metacinematografico della sua carriera con frequenti citazioni e rimandi parodistici ad altri film. Una delle migliori interpretazioni di M. Monroe.
Dopo aver salvato la vita al giovanotto di cui in silenzio s'era innamorata, Lucy, orfana derelitta a Chicago, è scambiata per la sua fidanzata nell'ospedale dove lui è ricoverato in coma, e adottata a braccia aperte dalla famiglia in ansia.
Esperienze decisamente fuori dall'ordinario per Paul Hackett, introverso e ordinatissimo tecnico di computer, capitato per caso nel quartiere newyorkese di Soho. Scorsese torna agli inferni urbani di Mean Streets e di Taxi Driver, ma con meno astio e più ironia. È l'avventura, quasi hitchcockiana e un po' kafkiana, di un personaggio catapultato in un mondo non suo. Tutto da godere. Una delle grandi commedie nere degli anni '80.
Bulcsú, controllore in metropolitana che ha tagliato tutti i ponti con il mondo esterno, si innamora di Szofi, una ragazza che ogni giorno prende il metrò. Per lui questo amore rappresenta la svolta, ma una serie di omicidi commessi in metrò attira l'attenzione dei dirigenti della compagnia su di lui.
Ritratto crudele, visionario, a blocchi di sequenze pressoché autonome, con alla base un'ispirazione autobiografica, sulla Roma dei fascistici anni '30, vista attraverso i ricordi di Moraldo-Fellini, e su quella degli anni '70. Specchio del rapporto tenero e disgustato di Fellini con Roma-città-donna. È un documentario fantastico dove tutto diventa spettacolo, festa, carosello, anche se attraversato da segni e immagini di morte. Non è sicuramente il miglior film di Fellini, ma forse il più “inevitabile”. Distribuito sui mercati di lingua inglese come Fellini's Roma. Nastro d'argento alle scene di Danilo Donati. Cammei di A. Sordi e M. Mastroianni misteriosamente assenti in molte delle copie circolanti del film.
Sono i primi anni ’70, un periodo di grandi sconvolgimenti sociali mentre negli Stati Uniti infuria la lotta per i diritti civili. Ron Stallworth è il primo detective afroamericano del dipartimento di polizia di Colorado Springs, ma il suo arrivo è accolto con scetticismo ed ostilità dai membri di tutte le sezioni del dipartimento. Imperterrito, Stallworth decide di farsi un nome e di fare la differenza nella sua comunità. Si imbarca quindi in una missione molto pericolosa: infiltrarsi nel Ku Klux Klan ed esporne i crimini.
Benjamin Mee è un giornalista temerario che scrive di avventure e di esperienze estreme. Padre appassionato di una bambina e di un adolescente ha perso la moglie da pochi mesi e prova a conciliare lavoro e questioni domestiche. Il dolore dei suoi figli e l'incapacità di vivere una casa e una città che lo hanno visto felice lo convincono a licenziarsi e a comprarne una in campagna, a nove miglia dalla civiltà. Il nuovo alloggio comprende sette ettari di terreno e uno zoo affollato di animali e dei loro zelanti custodi. Deciso a cambiare vita e intenerito dall'entusiasmo della sua bambina, investe sul futuro e acquista l'intero pacchetto. Inizia per Benjamin una straordinaria avventura, questa volta da vivere.
Due adolescenti, Francis e Tim, e un college cattolico negli States degli anni ’70. Tra loro e la loro voglia di trasgressione una religiosa: suor Assunta. I due la trasformano nel loro nemico principale fino a farla diventare il vero ‘mostro’ di un fumetto orrorifico. Ad uno dei due il risentimento costerà caro. Il film, prodotto da Jodie Foster che veste i panni della suora, è un’analisi del disagio adolescenziale che ha dalla sua la continua mescolanza di realtà e sua rappresentazione (nel fumetto che diventa cartone animato). Non entra nel gruppo ‘anticlericale’ perché l’attrice riesce a far trapelare lampi di umanità dagli sguardi, se non dagli atteggiamenti della suora che i due ragazzi hanno soprannominato Suorzilla. La regia è piatta, aderendo così alla vita quotidiana dei due protagonisti.
Cosa fare se il tuo fidanzato guarda film porno perché ti reputa troppo «puritana»? Per Lucy il primo passo è lasciarlo, il secondo è stilare una lista di cose da fare per approfondire il mondo del sesso. Lucy dà così il via ad un viaggio vorticoso fatto di sexy shop e locali notturni ma anche di amicizia e nuovi amori che la porteranno alla scoperta di se stessa.
Sydney Young è nella redazione di un giornale satirico londinese e non perde occasione per farsi notare anche nelle manifestazioni più importanti come il BAFTA. La sua propensione per combinare guai, arrivando però ovunque, attrae l'attenzione di Clayton Harding, editore di una prestigiosa rivista americana, che lo chiama a New York. Ora Sydney dovrebbe riuscire a farsi strada nel mitico (per lui) mondo dello Star System hollywoodiano ma non è che in redazione ci siano molti disposti ad aiutarlo. A partire, inizialmente, da Allison che dichiara di odiarlo (ha compiuto involontariamente un attentato all'integrità del romanzo che la giovane collega sta scrivendo) ma che finisce con l'aiutarlo quando si ficca nei guai. Il che accade a ritmo costante perché Sydney riesce a mettersi in competizione con il suo diretto superiore e a creare problemi (uno dei quali di tipo canino) alla starlette in ascesa Sophie Maes.
Dopo aver trascorso due decenni in Inghilterra, Bill Bryson torna negli Stati Uniti, dove decide che il modo migliore per connettersi con la sua terra d'origine è quello di percorrere il sentiero degli Appalachi con uno dei suoi più vecchi amici.