Negli ultimi tempi, sovente le commedie a stelle e strisce sono insoddisfacenti e, duole dirlo, la presenza di De Niro è di solito una minaccia: invece, malgrado le premesse, questa è ben fatta mantenendo le briglie strette (quasi sempre) ed evitando di sbracare nel fracassone. Greg (Ben Stiller) si sottopone al giudizio di Jack (Roberto De Niro), il terribile padre della fidanzata Pam (Teri Polo) in un fine settimana che inizia con l’ansia e si trasforma in un incubo: seguendo uno schema noto ma efficace, il protagonista cerca di riparare a piccole mancanze con azioni che si risolvono in errori ancor più rovinosi e alla fine solo l’amore della ragazza può redimerlo agli occhi di Jack. Roach ci va con mano leggera e lo scivolamento verso i disastri alla Jerry Lewis (le ceneri e il tappo dello champagne, Greg a rincorrere il gatto sul tetto, il liquame in giardino) avviene senza scossoni passando dal sorriso alla risata. Stiller è a suo agio nel ruolo di chi deve arrabattarsi in una situazione che non può controllare, mentre De Niro riesce a rimanere nelle righe forse anche grazie a un personaggio da classico conservatore tuttodunpezzo (oltre che ex agente della CIA): il resto del cast accompagna con mestiere – pure Owen Wilson non esagera in mossette – e così ne escono due ore rilassanti che non fanno gridare al miracolo, ma raggiungono appieno il loro scopo. Una menzione speciale va alla simpatia al gatto che in originale e Mr. Jinx e in italiano l’assai più efficace Sfigatto.