E siamo al trittico jurassico, che, temiamo, diventerà un polittico. Si mescolano i nomi della ditta e il prodotto cambia, innanzitutto perché Spielberg non è più alla regia ma alla produzione, e poi perché il processo di consunzione è automatico. Insomma non si sa più cosa inventare. Così la formula vuole essere parascientifica. Su un piatto c'è la teoria, più o meno preistoricamente accreditata, di una nuova specie di dinosauri, sempre più cattivi, veloci e intelligenti. Dall'altra la "fiction", dove un padre e una madre ingaggiano uno scienziato (Neill, che si era defilato nel secondo episodio) per sorvolare l'isola dei dinosauri. Hanno promesso un sacco di soldi, in realtà stanno solo cercando il figlio disperso. Il resto è davvero già visto.