A thriller about the passengers with different objectives on board a cruiser headed for China, being chased over and over again and unexpected happening of things.
Okwe è un immigrato clandestino dall'Africa a Londra. Lavora di giorno come taxista e di notte come portiere in un hotel. Quando scopre in una camera un cuore umano per lui le cose cambiano. Si trova così ad indagare e a scoprire un traffico di organi umani. Stephen Frears sembra fare film a corrente alternata: uno interessante e uno molto meno a turno. Questa volta la corrente alternata scorre all'interno di un'unica opera. Infatti alla prima parte che mescola noir e film di denuncia fa seguito una seconda melò e potenzialmente strappalacrime che ha scarse relazioni con la prima.
Tra le vie del quartiere di Garibong a Seoul, il poliziotto Ma Seok-do sa come far rispettare la legge e nessuno osa provocarlo. Ben presto, però, fa la sua comparsa il nuovo arrivato Jang Chen, un gangster di origini coreane che viene dalla Cina ed è specializzato nel recuperano crediti. Non passa molto tempo prima che lui e i suoi scagnozzi si scontrino con la Banda del Veleno, che controlla la zona.
Cresciuta e addestrata in Cina come assassina, Sook-Hee nasconde la sua vera identità a tutti quando parte per la Corea, dove sogna per lei un futuro diverso. Qui, ben presto, la sua strada si incrocia con quella di un uomo il cui lavoro quotidiano è quello di formare assassino e con quella di un altro, ancora più misterioso, che la sorveglia.
Dopo la prematura scomparsa del più importante boss coreano, inizia una lotta per la successione al potere tra i suoi due luogotenenti Jung Chung e Lee Joong-gu. Al fine di controllare da vicino questa fase di transizione, la polizia dà il via all'operazione segreta New World, facendo leva su Ja-sung, l'agente di polizia che per otto anni ha lavorato sotto copertura come braccio destro di Jung Chung. Kang, il detective da sempre a capo della missione, sa quanto Ja-sung sia fragile - soprattutto da quando sta per diventare padre - e quanto possa sentirsi combattuto tra il suo dovere di poliziotto e il suo onore di membro della banda mafiosa.
Gu-nam fa il tassista a Yanji ed è un Joseonjok, ossia un sino-coreano che parla entrambe le lingue, sostanzialmente visto come uno straniero dai primi e come uno schiavo dai secondi. Gu-nam deve infatti ripagare un debito enorme, contratto in seguito all'acquisto di un visto da parte della moglie, tornata in Corea. Approfittando della sua disperazione, il sordido Myun Jung-hak gli propone un modo per riappropriarsi della sua libertà: tornare in Corea per uccidere un uomo. Per Gu-nam si presenta l'occasione duplice di affrancarsi e di ritrovare la moglie. Trainata dalla maestria dei Kim Jee-woon e Ryu Seung-wan, capaci di esportare il thriller-noir sudcoreano come un autentico manufatto di eccellenza in festival europei o nordamericani, una nuova leva di registi si fa largo a cavallo tra i primi due decenni del terzo millennio.