Le vite degli studenti e degli insegnanti della scuola Jefferson High, in una piccola cittadina americana di provincia, si intrecciano, sognando un futuro che dia un senso alle loro esistenze. Le giornate si ripetono tranquille e monotone fino a quando una tragedia rompe definitivamente la quotidianeità.
Sulla scia di una tragedia scolastica, Vada, Mia e Quinton formano un legame unico e dinamico mentre navigano in un viaggio mai lineare e spesso confuso per guarire in un mondo che sembra cambiato per sempre.
Mentre la loro città viene occupata dai soldati stranieri, otto ragazzi riescono a scappare sulle montagne. Prendendo il nome dalla squadra di football della loro scuola, i Wolverines, iniziano un'incessante guerriglia in difesa dei loro genitori, degli amici e del loro paese.
Eva ha messo la sua vita professionale e le sue ambizioni personali da parte per far nascere Kevin. Il rapporto tra madre e figlio è molto complicato fin dall'inizio. Alla vigilia del suo 16° compleanno, Kevin commette l'irreparabile. Eva è combattuta tra il senso di colpa e il suo seno materno. Ha mai amato suo figlio? Qual è la sua parte di responsabilità nell'atto commesso da Kevin?
Diane e Maureen sono amiche inseparabili. Prese tra compiti e invaghimenti, le inchioda la follia omicida di un loro compagno, che ha deciso di ucciderne soltanto una. Spetterà alle ragazze la scelta estrema ed esclusiva. Quindici anni dopo, Diane fa ancora i conti con quella sentenza e quel lutto. Presente e passato si alternano nella sua testa. In apparenza, almeno.
Il cinema ha spesso rivisitato la cronaca accentuando magari i tratti piu' spettacolari della realtà. Gus Van Sant compie un'operazione analoga ma di segno opposto. Dopo Michael Moore anche Van Sant riflette sulla strage compiuta da due studenti nei confronti di compagni e professori nel liceo di Columbine negli Usa. Lo fa con un film di breve durata in cui si affida a una macchina da presa che pedina alcuni dei protagonisti che diverranno vittime o assassini quasi fosse una candid camera. Ne esce un quadro di desolante vuoto esistenziale, un tunnel che non ha una luce sul fondo. Non c'è più neppure la tragedia. La morte per strage si tinge di banale quotidianità.
Basato sulle testimonianze dei sopravvissuti al dramma consumatosi all'Ecole Polytechnique di Montréal il 6 dicembre del 1989, il film racconta i tremendi fatti di quel giorno attraverso gli occhi di Valérie e Jean-François, due studenti che videro la loro vita messa a rischio quando un estraneo si introdusse nella scuola con il proposito di uccidere quante più donne possibile.
Celeste diventa una delle superstar del pop mondiale dopo essere sopravvissuta a un evento che le ha cambiato la vita. I suoi 18 anni di successi e travagli si intrecciano con alcuni degli eventi storici chiave che avvengono nel mondo.
Inghilterra. A Cheltenham College, una scuola privata, si celebrano i soliti riti e le solite celebrazioni. Ma vige anche la legge non scritta dell'omertà rispetto alle ingiustizie e agli abusi subiti dagli studenti. Uno di questi, Mick Travis, aiutato da altri suoi due compagni, decide di ribellarsi a questi soprusi, organizzando una sanguinosa rivolta nei confronti di docenti e studenti.
Il liceale Trevor Adams è un appassionato videoamatore con alle spalle una grave crisi depressiva da cui si sta lentamente riprendendo; il suo carattere chiuso e la sua timidezza gli hanno creato diversi problemi a relazionare con i suoi compagni, diventando presto preda di atti di bullismo.