Al rientro a casa dopo un'operazione d'emergenza, il chirurgo Richard Kimble trova la moglie ferita a morte. Comincia così l'incubo che rovinerà la sua vita: nonostante fin dall'inizio si proclami innocente, sarà infatti accusato dell'omicidio e condannato alla pena capitale, ma durante il trasporto al penitenziario riconquisterà la libertà e inizierà la sua fuga.
Nel 1867, due anni dopo la fine della guerra civile, torna a Vine Hill (Tennessee) un reduce dell'esercito sudista nel quale tutti, compresa la moglie, riconoscono Jack Sommersby, proprietario terriero. Sembra molto cambiato: fa rifiorire la situazione economica della comunità, è diventato gentile con i neri, ama la moglie. Mentre lo si sospetta di essere un impostore, salta fuori un omicidio commesso anni prima. Processo: se è lui, è colpevole; se è un impostore, è innocente. Ispirato a un celebre caso avvenuto in Francia nel 1561, diretto dall'inglese J. Amiel che l'ha trasferito di luogo e di epoca, fotografato con competenza da Philippe Rousselot, è un dramma agreste-giudiziario di ineccepibile qualità media, perfettamente allineato agli stereotipi hollywoodiani e, pur nella sua complessa tematica di fondo, è anche una patinata love story. Remake del film francese Il ritorno di Martin Guerre (1981).
Matthew Poncelet è nel braccio della morte in attesa dell'esecuzione. Insieme a un complice ha ucciso e violentato un ragazzo e una ragazza. Chiede di essere assistito da una suora, per avere un minimo di conforto, ma soprattutto per un aiuto nelle varie petizioni di grazia. Petizioni che, una dopo l'altra, cadono. Matthew si proclama innocente. La suora, sconvolta ma coraggiosa, aiuta il giovane, parla con la sua famiglia e con le famiglie dei ragazzi uccisi. Alla fine Matthew confessa di essere lui l'assassino. Così potrà morire con dignità, e libero. Anche la suora ha molto sofferto e imparato. La condanna viene eseguita e illustrata in tutti i dettagli, secondo dopo secondo, siringa dopo siringa.
Sposato a una megera, anziano cassiere e pittore dilettante s'innamora di una prostituta che spinta dal suo protettore gli vende i quadri come se fossero suoi. La uccide, ma è condannato l'altro. Rifacimento di La chienne (1931) di Jean Renoir che era tratto da una pièce di George de la Fouchardière, ma Lang, aiutato da un'ottima sceneggiatura di Dudley Nichols, ne ha cavato qualcosa di originale: una storia psicologica con un magico sottofondo da incubo.AUTORE LETTERARIO: George de la Fouchardière
Dopo la morte del paranoico imperatore Tiberio, Caligola, suo erede, prende il potere e fa precipitare l'impero in una sanguinosa spirale di follia e depravazione.
Terry, un ex ladro proprietario di una rivendita di auto d’epoca, viene avvicinato da una vecchia conoscenza, la bella Martine, che gli propone di fare “il colpo della vita”: una rapina nel cuore di Londra, più precisamente nel caveau della Lloyd Bank, dove sono depositate centinaia di cassette di sicurezza. In realtà la donna non svela del tutto le sue carte: è stata infatti costretta a stringere un accordo con un agente dei Servizi Segreti Britannici...
Durante la Repubblica di Salò quattro signori, che rappresentano i quattro poteri, si riuniscono insieme a quattro Megere, ex meretrici, e a una schiera di ragazzi e ragazze, partigiani o figli di partigiani in una villa isolata e protetta dai soldati repubblichini e dalle SS. Per 120 giorni sarà in vigore un regolamento che permette ai Signori di disporre a piacere delle loro vittime.
Un giovane leader dei boy-scout è scelto per sostituire un senatore deceduto. I politicanti pensano di maneggiarlo a loro piacere, ma il giovanotto è irriducibile nel denunciarne la corruzione. Da una storia di Lewis R. Foster, Oscar per il soggetto. Satira politica che permette a Capra, grande specchio della società americana, di assorbire e riflettere le tendenze del momento provenienti dal "basso". La Arthur è più di Stewart la vera protagonista. La demagogia di fondo è mimetizzata capacità di Capra nel fare spettacolo e dirigere gli attori. 8 nomination ai premi Oscar. Rifatto nel 1977 con Billy Jack Goes to Washington.
Kolia vive in una piccola città sul Mare vicino a Barents, nel nord della Russia. Gestisce un'officina vicino alla casa in cui vive con la sua giovane moglie Lilya e il figlio Roma avuto da un precedente matrimonio. Vadim Cheleviat, il sindaco della città vuole acquistare il terreno di Kolia, la sua casa e il suo negozio, ma Kolya non può sopportare l'idea di perdere tutto ciò che possiede, non solo il terreno, ma anche la bellezza che lo circonda fin dalla nascita. Allora Vadim Cheleviat diventa più aggressivo...