Una storia di passione, sangue, desiderio e morte... tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta.
Irma è una graziosa prostituta parigina, che trova l'amore vero incontrando Nestore, un poliziotto squattrinato; Irma però non vuole assolutamente abbandonare la "professione", infatti è per lei motivo di orgoglio poter mantenere Nestore con tutti gli agi possibili. Nestore non è contento di questa decisione e, per limitare l'attività professionale di Irma, si traveste da facoltoso lord, diventando presto il suo unico cliente. Per corrispondere quanto dovuto dal generoso Lord X però Nestore dovrà massacrarsi di lavoro notturno ai mercati generali delle Halles di Parigi. Quando però egli si accorge che la sua donna inizia ad innamorarsi del suo alter ego, decide di inscenare un finto suicidio per liberarsi della sua doppia personalità. L'equivoco genera un'indagine della polizia francese, che accusa Nestore di omicidio, condannandolo a 15 anni di carcere. Alla fine Nestore riuscirà ad evadere e, presentandosi nelle vesti di Lord X, dimostrerà così la sua innocenza e sposerà Irma.
Nel 1958, Mimma decide di lavorare in un bordello per un breve periodo, la cosiddetta "quindicina", per aiutare economicamente il fidanzato, e assume così il nome d'arte "Paprika" dopo avere assaggiato un gulasch. Quando scopre che in realtà il fidanzato è un poco di buono, non le resta che proseguire la professione, considerata poi la schedatura giudiziaria per tutte le operatrici, frequentando diverse case dentro e fuori l'Italia, conoscendo i più diversi personaggi, sia benevoli che sordidi, fino a quando, con l'avvento della legge Merlin, riesce a sistemarsi sposando un anziano e ricco cliente.
Edward Lewis, affarista senza scrupoli e di grande successo, specialista nell'acquistare grosse società in dissesto che poi rivende dopo averle smembrate, in trasferta a Hollywood per chiudere un affare chiede a Vivian, prostituta bella quanto simpatica, se è disposta ad essere ingaggiata per tutta la settimana come sua accompagnatrice...
Tra Elizabeth, bella mercante d'arte, e John, agente di borsa, esplode una passione travolgente, senza limiti né misure che rischia di metterne in pericolo la salute mentale. Non può durare più di 9 settimane e ½. Girato a ritmo frenetico, immagini ricercate e patinate secondo i canoni della pubblicità postmoderna, colonna sonora accattivante: un interminabile spot pubblicitario che tenta di vendere il prodotto “sesso”. Lo spogliarello della Basinger si svolge sulle note della canzone di Joe Cocker “You Can Leave Your Hat On”: è diventato un culto. Da un romanzo di Elizabeth McNeill, scritto da due donne (Patricia Knop, Sarah Kernochan) e da uno dei tanti produttori (Zalman King).
Un ricco industriale sposa una giovane cleptomane dalla personalità fredda e complessa, dovuta a qualche trauma radicato nel suo subconscio. Il marito cercherà in tutti i modi di ricucire lo strappo psicologico che l'ha così tanto segnata.
Nel 1947, il professor Humbert arriva in una piccola città del New England dove lo attende un posto di insegnante di letteratura francese. Cercando alloggio, gli capita una stanza in casa della vedova Charlotte. Il posto non sarebbe molto di suo gusto, ma decide di fermarsi dopo aver visto in giardino la figlia dodicenne di Charlotte, Lolita, dalla quale subito rimane affascinato. Charlotte corteggia Humbert che alla fine, pur di stare accanto a Lolita, accetta di sposare la donna...
Un austero detective deve indagare su un possibile caso di omicidio in una zona rurale limitrofa. Non ci vorrà molto, però, prima che i suoi sospetti ricadano sulla moglie della vittima, per la quale il detective comincia anche a provare qualcosa.
Dopo aver perso la donna dei suoi sogni, Anderson è convinto che mai riuscirà a innamorarsi di nuovo. Un po' per scommessa, sotto la spinta del suo migliore amico si fa avanti con una cameriera di nome Katie che inaspettatamente accetta la sua proposta: amici, famigliari, ma anche loro stessi saranno costretti a confrontarsi con abitudini molto differenti in relazione all'ambiente da cui i due novelli innamorati provengono.
Opera del 1994, Hong Kong Express è diviso in due episodi: i protagonisti sono due poliziotti (che nel film vengono indicati con i numeri 223 e 663), entrambi reduci dalla fine di un rapporto d'amore, e ancora non rassegnati a continuare la loro vita. E' un film molto delicato, che ci introduce nella vicenda gradatamente, presentandoci prima gli effetti e poi le cause. Girato in poco più di tre mesi, facendo larghissimo uso della camera a mano, con stile più da videoclip musicale che da film classico e un budget ridottissimo, offre diversi spunti interessanti tanto nei contenuti e nel modo con il quale vengono presentati allo spettatore, che nella tecnica. La regia è sicura, vivace nonostante i frequentissimi cambi di scena, o le lunghe inquadrature "sulla tristezza" dei personaggi.
Un venditore di fumetti s'innamora di una prostituta. Le uccide il protettore e la sposa. Poi scappano con una valigia piena di cocaina. Ma i boss della mafia rivogliono il maltolto. I poliziotti vogliono i due in fuga. Tra scoppi di violenza e staffilate di dolcezza, si pratica la difficile arte della parodia. Più che di T. Scott cui non si possono peraltro negare il mestiere e le capacità tecniche dimostrate in centinaia di spot il merito è della sceneggiatura di Quentin Tarantino che allora aveva dato prova del suo talento solo con Le iene. Una galleria di ottimi birbanti, tra cui spicca l'intemerato gigionismo di Hopper e Walken.