Un giovanotto di New York è chiamato in Arizona dallo zio Leo che vuole insegnargli la fede nei pilastri del modo americano di vivere. Axel, invece, s'innamora di una bizzarra donna matura che potrebbe essere sua madre e di cui condivide il sogno di volare su un velivolo senza motore, e fa amicizia con altri irregolari. Gli hanno rimproverato di essere autoindulgente, prolisso, tedioso, troppo stravagante, troppo originale, ondivago, impervio nel suo onirico surrealismo. L'hanno elogiato quasi per gli stessi motivi, e inoltre per la splendida direzione degli attori (i sorprendenti L. Taylor e V. Gallo, ma anche una Dunaway in gran forma e un Lewis insolito). Morale: se volete vedere qualcosa di diverso, è il film per voi. In un primo tempo distribuito in Italia come Il valzer del pesce freccia senza successo. Rimesso in circolazione nel 1998 col titolo originale.
Nel 1989, Mike O'Donnel è una promettente star del basket che gioca nella squadra del liceo, molto popolare tra i compagni e con un brillante futuro davanti a sè. Mike sceglie, però, di rinunciare a tutto questo per passare la vita con la sua ragazza, Scarlett, che è in attesa di un bambino. Circa vent'anni dopo i giorni di gloria di Mike sono finiti. Il suo matrimonio sta cadendo a pezzi, il lavoro va male e i suoi figli lo considerano un perdente. Ma a Mike viene data un'altra possibilità quando miracolosamente ritorna ad avere diciassette anni. Purtroppo, pur avendo l'aspetto di un diciassettenne, il suo look rimane totalmente inappropriato in una classe del 2009, tanto da farne più uno zimbello che un idolo. Ma nel disperato tentativo di rivivere i suoi anni d'oro, Mike potrebbe perdersi alcune delle cose migliori della vita.