Luhrmann (ricordate Ballroom e Romeo + Juliet?) continua nel proprio percorso di originale contaminazione di generi. Questa volta fagocita un plot "tipo Traviata" e lo immerge in una scenografia iperartefatta e kitch. Ma fa di più: gioca con l'abilità (e le voci) della Kidman e di McGregor per mescolare stili e generi musicali. Accade così che Satine entri in scena dall'alto cantando Diamonds are a girl's best friends (Marilyn Monroe) per interpolarlo con Material Girl (Madonna). Che Ewan intoni più volte My Song di Elton John e che poi ci sia dato di ascoltare canzoni dei Queen, di Sting, Paul McCartney. Il tutto senza perdere di qualità e di attrattività e senza mai far diventare il gioco sterile.