Con la potenza del fuoco tuttavia, l'opera prima di Christian Gudegast ha un altro asso nella manica. Senza essere rivoluzionario, beneficia di una sceneggiatura superiore alla media e di una messa in scena accurata, merce rara nel genere. Thriller urbano che assomiglia poi solo a se stesso, Nella tana dei lupi promette quello che mantiene: adrenalina e virilità impetuosa. Eruttante di un machismo di un'altra epoca, il film è attraversato dagli eccessi di personaggi borderline inebriati dalla propria amoralità, rappresentanti fieri di una mascolinità a mollo nel testosterone. Visibilmente cosciente delle sue influenze ma pure delle attese che solletica, Christian Gudegast spunta tutte le caselle che si era fissato e svolge il classico schema del poliziotto sull'orlo di una crisi di nervi impegnato nel gioco 'del gatto e il topo' con un bandito 'equipaggiato' e sempre un passo avanti.