Babbo Natale rischia di essere degradato e spedito a costruire giocattoli in Lapponia se entro ventiquattro ore, entro cioè la mezzanotte della vigilia di Natale, non riuscirà a portare a termine una missione quasi impossibile: trasformare un perfido e disonesto imprenditore miliardario in una persona altruista. Lo aiuteranno inconsapevolmente una donna delle pulizie risoluta e dal cuore d'oro e il suo tenero bambino.
Il piccolo porcellino Babe arriva alla fattoria degli Hoggett come futura vittima per il cenone natalizio, e nel frattempo fa la conoscenza di Rex, il cane pastore convinto che solo i cani sono animali intelligenti, ma la sua compagna Fly alleva Babe come se fosse suo figlio. Altri ospiti della fattoria sono Ferdinand, un eccentrico paperotto che si sforza di imparare a cantare come un gallo per rendersi utile in fattoria e Duchessa, la gatta persiana...
È la viglia di Natale e George Bailey è solo, su un ponte, con cattive intenzioni. Lui che ha rinunciato a tutto pur di mandare avanti l'attività del padre, morto prematuramente, ora si trova di fronte allo spettro del fallimento. Sarebbe stato meglio non esser mai nati, pensa lui. A quel punto scende giù dal cielo un angelo a mostrargli cosa sarebbe successo se lui non fosse mai nato.