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Libera uscita - Hall Pass (2011)

Libera uscita (2011)

Hall Pass
105 minutes EN Commedia , Romance
Una settimana senza regole
Una settimana da scapoli, liberi di fare quel che gli pare. È questo il "pass" che viene concesso ai due protagonisti dalle rispettive mogli. Ma quello che sembra un sogno per i due, prende una piega diversa quando si accorgono che ovviamente la libera uscita vale anche per le loro signore, che non stanno certo con le mani in mano.
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Reviews and opinions - Libera uscita - Hall Pass (2011)
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Che qualcosa fosse cambiato nella testa e nel cinema dei fratelli Farrelly lo dichiarava a voce alta Lo spaccacuori, commedia precedente che incominciava idealmente dopo la fine di Tutti pazzi per Mary, a sua volta principio di una nuova moda del comico demenziale. Libera uscita ribadisce allora il cambiamento e il tentativo dei Farrelly di avviare la commedia demenziale degli eccessi dentro il mare quieto e liscio della romantic comedy tradizionale, dove la promessa percepibile è sempre la felicità. Al centro di un film clamorosamente sospeso su quello che vuole essere c'è un'idea vecchia quanto il mondo, la coppia di personaggi inadeguati, meglio deficienti, alle prese questa volta col sesso, quello prorogato nel talamo coniugale e quello vagheggiato nel letto sfatto di un motel. I fratelli americani arrestano la loro salita verso il basso, dentro il quale impastavano con lo sperma i capelli di Cameron Diaz, compromettendosi con una trama svenevole, incarnata dal personaggio di Owen Wilson di nuovo in versione familista, e contro cui nulla possono le intermittenti (eppure esilaranti) crudeltà politically uncorrect e le manifestazioni del caro e riconoscibile cattivo gusto degli autori. Libera uscita va oltre l'impasse asserito da Lo spaccacuori, perdurando nella commedia sentimentale più mainstream e immemore (e irriconoscente) verso una poetica sui generis capace di trattare materiali bassi e deiezioni del cinema alto.
Fragile e (ri)educato Owen Wilson, inefficace e monotono Jason Sudeikis, il corpo comico perde il suo lato oscuro ed esplosivo, smettendo di essere valvola di sfogo di una società schizofrenica. Più interessanti e sfumate le figure femminili (quelle legittime), pienamente integrate nella commedia romantica e decisamente a disagio nel kitsch esasperato e fuori regola dei consorti. E il problema è proprio lì, in quei due mondi approssimati ma inconciliabili. Di fatto, come fu per Ben Stiller prima di loro, Wilson e Sudeikis dovranno fare una scelta di mondo e di principio, quello di realtà contro quello di piacere. Senza sapere dove andare Libera uscita ha comunque il merito di sollevare una riflessione sulla relazione che il comico intrattiene con la commedia, in attesa di conoscere il futuro dei Farrelly, di sapere dove ci condurranno i cambiamenti in atto nel genere, di intendere quale senso produrranno.

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