A metà fra Una notte da leoni e Project X - Una festa che spacca, Babysitting è un tentativo francese di inserirsi nel filone delle commedie americane dell'eccesso raccontate a ritroso e utilizza il meccanismo narrativo del found footage costruendo il racconto come se fosse stato "girato" da uno dei protagonisti. Il risultato è dunque poco originale sia nel soggetto che nello svolgimento, ma ha dalla sua una serie di sequenze rocambolesche, in particolare quella del luna park, con un inseguimento in go kart in cui non si capisce dove finiscano gli effetti speciali e cominci l'azzardo vero.
L'attore protagonista Philippe Lacheau, che è anche coregista e cosceneggiatore di Babysitting, è sufficientemente anonimo nel ruolo di Franck, e il piccolo Enzo Tomasini sufficientemente stucchevole in quello di Remy. Più coloriti Tarek Boudali, che interpreta l'amico Sam ed è anche cosceneggiatore insieme a Julien Arruti-Alex, ed Alice David, l'ex fiamma Sonia: due facce e due fisicità che vorremmo rivedere.
Si sorride, si rimane spiazzati da certe volgarità imbarazzanti (prima fra tutte il surra de bunda, uno schiaffeggiamento a colpi di natiche cui sono sottoposti gli interpreti principali del film) e occasionalmente sorpresi da alcune battute salaci che arricchiscono di ironia francese lo schema narrativo americano. Peccato per l'inutile messaggio edificante sul bisogno dei padri di occuparsi dei figli, appiccicato alla trama come per farsi perdonare il politically incorrect che caratterizza il resto del film. Molto appropriata invece la colonna sonora trash di Maxime Desprez e Michael Tordjman, già sodali di Madonna e Bob Sinclair.