Inizio dicendo subito che si tratta di una occasione persa. Il regista, essendo italiano, avrebbe potuto far conoscere l'attuale e vera Italia dei nostri giorni invece si è limitato a confermare e accentuare gli stereotipi che hanno gli americani verso noi: persone con i baffetti, che vanno in Vespa e fanno gare a chi mangia spaghetti più velocemente.
Anche la storia è banale e prevedibile. Con il protagonista che vuole conoscere il mondo umano, ma senza farsi scoprire, si sa già tutto quello che succederà sin dai primi minuti. Peccato perché la presenza di Pixar doveva essere una garanzia.