Il piantone romano Oreste Jacovacci ha promesso al coscritto milanese Giovanni Busacca di farlo riformare dietro compenso; ma Giovanni è fatto abile e, ormai in divisa, cerca Oreste per dargli una lezione. Tuttavia quando si ritrovano, i due diventano amici e finiscono insieme a Tigliano, un piccolo paese nelle retrovie, dove attendono, di giorno in giorno, di essere mandati al fronte.
Siamo nel Galles nel 1917, durante la Prima guerra mondiale, quando due cartografi inglesi, il superbo Garrad ed il suo giovane apprendista Anson, arrivano nel piccolo villaggio rurale di Taff's Well per misurare la sua montagna, per scoprire, con grande oltraggio della popolazione locale, che essa è solo una collina perché non raggiunge i 1.000 piedi di altezza. I locali, capitanati dal vecchio Morgan il Montone e dal Reverendo Jones, complottano con l'aiuto del giovane Anson, per ritardare la partenza di Garrad ed elevare artificialmente la vetta della loro collina per renderla appunto più alta del richiesto. I due cartografi resteranno così ostaggi del villaggio fino a quando non si decideranno ad assecondare il campanilismo locale dichiarando che quella di Taff's Well è in realtà una montagna e non una semplice collina.
In Tomania il dittatore Adenoid Hynkel scatena la repressione contro gli ebrei. La bella Hannah e il suo innamorato, un barbiere straordinariamente somigliante a Hynkel, fuggono. Il barbiere, dapprima catturato, scappa dal lager e si imbatte per caso nel vero dittatore che viene arrestato in vece sua. Dai microfoni del führer il barbiere pronuncia al mondo un lungo messaggio di pace e speranza. Primo film interamente parlato di Chaplin, è una geniale satira antinazista realizzata quando le armate del Terzo Reich avevano ormai soggiogato l'intera Europa. Tra le sequenze da antologia, la danza di Hynkel con il mappamondo e i duetti con Napoloni/ Mussolini.
Guido, un giovane ebreo amante della vita e della poesia, si reca ad Arezzo con l'amico Ferruccio in cerca di lavoro. Si fa assumere come cameriere dallo zio Eliseo, che gestisce il Grand Hotel, e s'innamora di Dora, un'insegnante promessa sposa all'antipatico fascista Rodolfo. Con l'esuberanza e l'allegria del suo carattere, riesce a vincere le reticenze della maestrina, e a sposarla. Sei anni dopo, probabilmente denunciato dalla suocera che non ha mai digerito il matrimonio, Guido è deportato in un campo di concentramento con lo zio Eliseo e col suo figlioletto, il piccolo Giosuè, mentre Dora, pur non essendo ebrea, decide di seguirli di sua iniziativa.