La famiglia Soprano, i cui avi italiani sono originari di Avellino, vanta importanti contatti con le cosche newyorkesi e mantiene relazioni affaristiche con la Camorra napoletana. Il boss è soggetto ad attacchi di panico che lo portano sul lettino di una psicoanalista, alla quale confida ben presto i suoi turbamenti legati alla famiglia, in particolare nel rapporto col terribile personaggio della madre Livia: i suoi guai però passano anche attraverso il complesso legame con la moglie Carmela (connivente ma estranea alle imprese criminali del marito), i figli adolescenti, lo zio (fratello del padre) che non lo considera come boss e lo contrasta in ogni modo. A questi problemi personali si aggiungono quelli "lavorativi", in cui Tony deve destreggiarsi fra l'FBI, traditori della sua stessa famiglia e boss in ascesa di famiglie rivali.
In seguito all'operazione dell'FBI, Junior è in carcere, la dottoressa Melfi si rifiuta di incontrare Tony, Christopher sta esplorando nuove attività commerciali, Pussy è sparito... e Tony si sta adattando alla nuova vita da boss. A complicare ulteriormente le cose, la stravagante sorella di Tony, Janice, che da tempo si era allontanata da casa, torna per prendersi cura di Livia, ricoverata in ospedale.