Il secondo tentativo è quello giusto: come già acaduta con ‘L’ira di Khan’, seconda avventura del gruppo originale, anche per la il nuovo equipaggio la migliore apparizione sul grande schermo è quella che segue l’esordio in ‘Generazioni’.
Entrambi i film hanno in comune pure una notevole cupezza di fondo qui garantita dalla presenza dei Borg, uomini-macchina avversari che sono stati il vero colpo di genio di TNG.
Ne esce un lavoro più ricco di azione e tensione della media trekkiana al cinema con la storia che si svolge su tre piani – il difficoltoso processo per convincere il pioniere della curvatura Zefram Cochran (un divertito James Cromwell) a volare, la prigionia di data presso la regina Borg (Alice Krige), la lotta di Picard e dell’equipaggio contro i Borg che hanno invaso l’Enterprise – con l’ultimo che risulta prevalente, più efficace e sfoggia una citazione di ‘2001. Odissea nello spazio’ nella camminata sulla superficie della nave.
Frakes conferma amcora una volta di essere assai meglio come regista che come attore bilanciando bene i momenti e le sequenze malgrado gli effetti speciali siano buoni ma non eccezionali: il resto lo fa la recitazione di Stewart che, senza rinunciare al ponte ologrammi in ‘noir’, può giovarsi di un ruolo molto più ‘fisico’ di quello della serie televisiva.