Cyclone Remal rages on the coast of Patuakhali, the villagers are pushed through the edge to survive the storm.
As Cyclone Remal approached, we arrived in Debpur village of Dhankhali Upazila, Bangladesh. What struck us immediately was the stark contrast between the official warnings of impending devastation and the villagers' apparent lack of preparedness. Over the following days, amidst the unfolding chaos, we documented the lives of individuals as they grappled with the imminent threat of destruction. The film captures the overbearing anxiety that grips entire communities in the face of an approaching cyclone. Through intimate encounters, and candid interviews, we witness firsthand the resilience and fear of those directly in Remal's path. Their voices echo the overwhelming power of nature and the human spirit in adversity.
La condizione del paneta e i rischi che corre a causa dei gas serra è la scomoda verità che Al Gore si è impegnato a diffondere di persona attraverso un tour che si è esteso ai quattro angoli della terra avviato dopo aver perso (momentaneamente) la corsa alla Casa Bianca. Conscio di andare incontro allo scetticismo delle persone ma forte delle sue ricerche nel campo e di vent'anni di esperienza (già nel 1992 aveva pubblicato il libro Earth in the Balance: Ecology and the Human Spirit sul quale si basa la sua attuale "predicazione") Gore espone una serie di dati scientifici inattaccabili, tabulati, previsioni sul nostro prossimo futuro e risposte alla domanda su come affrontare il riscaldamento globale del pianeta.
Un attento esame dell'eruzione vulcanica di Whakaari/White Island del 2019 in cui 22 vite furono perse, il film racconta visceralmente un giorno in cui le persone comuni furono chiamate a fare cose straordinarie, collocando questo tragico evento nel contesto più ampio di natura, resilienza, e il potere della nostra umanità condivisa.
L'avvincente storia contro ogni aspettativa che ha affascinato il mondo nel 2018: l'audace salvataggio di dodici ragazzi e del loro allenatore dalle profondità di una grotta allagata nel nord della Thailandia.
Home è un documentario su ambiente e cambiamento climatico di Yann Arthus-Bertrand, prodotto da Luc Besson, diffuso contemporaneamente il 5 giugno 2009 nelle sale cinematografiche di 50 paesi, in concomitanza con la giornata mondiale dell'ambiente. Concepito come un reportage di viaggio, è realizzato quasi interamente con immagini aeree.
Fisher Stevens, regista vincitore dell'Academy Award® e Leonardo DiCaprio, attore, attivista ambientale e messaggero di pace delle Nazioni Unite, presentano Before the Flood, resoconto dei cambiamenti drammatici che si verificano nel mondo a causa del cambiamento climatico e delle azioni che tutti noi possiamo intraprendere per prevenire catastrofici sconvolgimenti della vita sul nostro pianeta.
Fra i tanti documentari attualmente disponibili sulla popolare piattaforma di streaming Netflix, merita sicuramente una menzione #Chasing Coral, toccante e drammatica opera di Jeff Orlowski sulla progressiva sparizione delle barriere coralline, fondamentali per l'ecosistema marino e di conseguenza per tutto il nostro pianeta. Il film è stato presentato al Sundance Film Festival 2017, dove ha conquistato il prestigioso Audience Award. A causa del riscaldamento globale, dovuto al devastante impatto sull'ambiente dei combustibili fossili e alla sregolata attività dell'uomo, le barriere coralline stanno sparendo, e lo stanno facendo a una velocità impressionante: solo negli ultimi 30 anni, è andato perso circa il 50% del patrimonio mondiale di coralli. Attraverso fotografie e riprese marine di crudele bellezza, Orlowski testimonia il cambiamento in atto, sviscerando con dovizia di particolari le cause e gli effetti di questo drammatico fenomeno.
Per conto della National Geographic, il fotografo James Balog si reca in Antartide per un servizio che possa aiutare a comprendere la situazione critica dei ghiacciai. In seguito all'esperienza, insieme ad un gruppo di giovani studiosi, mette a punto la EIS (Extreme Ice Survey), spedizione che ha come scopo la documentazione dell'inarrestabile cambiamento climatico in corso: mediante l'installazione di decine di macchine digitali in Montana, Alaska, Islanda e Groenlandia, Balog ottiene migliaia di fotografie che, montate in sequenza, testimoniano le conseguenze del riscaldamento globale.
Un decennio dopo che Una scomoda verità ha portato il cambiamento climatico nel cuore della cultura popolare, arriva il seguito avvincente ed entusiasmante che mostra quanto siamo vicini a una vera rivoluzione energetica. Il vicepresidente Al Gore continua la sua lotta instancabile viaggiando per il mondo addestrando un esercito di difensori del clima e influenzando la politica climatica internazionale. Le telecamere lo seguono dietro le quinte - nei momenti privati e pubblici, divertenti e commoventi - mentre insegue la nozione di potere che, mentre la posta in gioco non è mai stata più alta, i pericoli del cambiamento climatico possono essere superati con l'ingegno umano e la passione.