In una piccola isola immaginaria della Sicilia ottocentesca, durante lo sbarco dei Mille, la venticinquenne Angela cerca di sopravvivere allo scandalo della propria omosessualità, accettando di fingersi uomo. Rinchiusa in una grotta dal padre-padrone, dopo il suo rifiuto a sposare l'uomo scelto per lei, la donna viene salvata con uno stratagemma dalla madre, che convince il curato a cambiarle nome e sesso sulle carte dell'anagrafe. Angela diventa Angelo: coppola, sigaro in bocca, una famiglia benedetta dal Signore.
Nicola è un giovane poliziotto che ama il teatro e vorrebbe diventare attore. Laura è una studentessa universitaria di matrice cattolica pronta a lottare contro l'ingiustizia. Libero è un leader del movimento studentesco. Gli anni sono quelli che precedono, attraversano e seguono il 1968 e i suoi rivolgimenti. Nicola, infiltrato dai suoi superiori nel movimento, si innamorerà di Laura e cercherà anche di comprendere un mondo che gli è al contempo congeniale e lontano.
Potevo rimanere offeso! è uno spettacolo teatrale del trio comico Aldo, Giovanni & Giacomo del 2001 con regia di Massimo Venier, allo spettacolo ha partecipato anche Raul Cremona nei panni di Silvano il mago di Milano. Lo spettacolo è dedicato soprattutto alla proiezione dei filmati degli Svizzeri (Huber, Rezzonico e Gervasoni) già visti nel '96 a Mai dire Gol inframezzati dagli sketch del trio comico.
Giulio ha quarant'anni e una vita apparentemente tranquilla. Una casa in affitto, un posto fisso, un'auto acquistata a rate, una figlia ribelle ma simpatica e un bimbo dolce e sognatore, una moglie che ama e che tradisce. Giulio viene scoperto e lasciato e la sua favola improvvisamente crolla. Ma cosa accade ad una coppia che ai nostri giorni "osa" separarsi?
Nel giro di ventiquattrore la vita di Anita, single e brillante manager in carriera, viene spazzata via da un uragano di guai. Il lavoro, l’amore, il futuro, tutto in macerie nel giro di un giorno. Anita si ritrova seduta sull’altalena di un parco giochi licenziata in tronco e incinta del suo capo, suo amante clandestino, sposato e padre di famiglia.
Guido ha una relazione con Chiara: la loro storia viene messa in crisi dalla possibilità che lei sia rimasta incinta. Mentre lui si sente pronto per la paternità, lei ci vuole pensare. Nell'attesa, Guido, sperando di farle cambiare idea, se ne va di casa ottenendo ospitalità sia dai suoi genitori che dagli amici. Avrà modo di diventare testimone di storie che non conosceva fino in fondo.
La storia di Emilio D'Alessandro, autista personale del grande regista Stanley Kubrick (1928-1999). Emilio conobbe fortuitamente Kubrick a Londra nel 1971, che lo volle come suo autista e con cui instaurò un legame di amicizia profondissimo coronato con una serie di omaggi che il cineasta gli fece nel suo ultimo film. Un'amicizia che ha attraversato trent'anni di vita, costruito meticolosamente quattro capolavori della storia del cinema e unito due persone, apparentemente opposte, che hanno trovato lontano da casa il proprio compagno di viaggio ideale…
Luciano è il figlio del medico locale di un borgo della Tuscia tardo ottocentesca: un'anima persa, un ubriacone che si trascina attraverso il villaggio e le campagne con grande scandalo per la comunità. Ma Luciano guarda in alto, e ama una contadina promessa ad un principe: lo stesso che taglieggia la comunità, e contro cui Luciano intende ribellarsi in nome di una giustizia di principio. Le cose non andranno come crede, e l'uomo si troverà a vagare dall'altra parte del mondo in cerca di un tesoro leggendario inseguito da molti, convinti che l'oro nascosto cambierà la loro vita. Quella vita in cui le cose importanti invece, a ben guardare, sono altre.
Ventiquattr’ore per raccontare una splendida famiglia borghese e una ricca cittadina del nord Italia. Di giorno le nostre signore e i loro mariti ostentano pubblica virtù ai tavolini dei caffè. Poi, di notte, la commedia scivola nel noir ed esplode il lato oscuro della provincia in un susseguirsi di meschinità e violenze. I sette vizi capitali incarnati dai sette protagonisti si palesano ai nostri occhi quasi con innocenza. Nessuno è accusabile di nulla anche se, tutti insieme, si macchieranno del peggiore dei peccati.
Mattia sta per trasferirsi a Madrid dal fidanzato Eduard, così da non dover rivelare alla famiglia di essere gay. Eduard, invece, è convinto che la loro unione abbia la benedizione di tutti i familiari. Quando il giorno prima di partire per la Spagna, Eduard annuncia il suo arrivo a Roma per conoscere i "suoceri", Mattia dovrà scegliere se, finalmente, vuotare il sacco con i suoi oppure confessare al compagno di essere stato un formidabile bugiardo.
Di cosa si parla quando si parla di trattativa? Delle concessioni dello stato alla mafia in cambio della cessazione delle stragi? Di chi ha assassinato Falcone e Borsellino? Dell’eterna convivenza fra mafia e politica? Fra mafia e chiesa? Fra mafia e forze dell’ordine? O c’è anche dell’altro? Un gruppo di attori mette in scena gli episodi più rilevanti della vicenda nota come trattativa stato mafia, impersonando mafiosi, agenti dei servizi segreti, alti ufficiali, magistrati, vittime e assassini, massoni, persone oneste e coraggiose e persone coraggiose fino a un certo punto. Così una delle vicende più intricate della nostra storia diventa un racconto appassionante.
Una coppia di agenti segreti italiani riceve una soffiata dagli Stati Uniti: pare che qualcuno, in Sardegna, sia diventato proprietario della luna. Il che, dal punto di vista degli americani, è inaccettabile, visto che i primi a metterci piede e a piantarci la bandiera nazionale sono stati loro. I due agenti reclutano dunque un soldato che, dietro il falso nome di Kevin Pirelli e un marcato accento milanese, nasconde la propria identità sarda: si chiama infatti Gavino Zoccheddu e la Sardegna ce l'ha dentro anche se non lo sa. Per trasformarlo in un vero sardo viene ingaggiato un formatore culturale sui generis.
Italia, 1970. Una legione crescente di innocui guerrieri inizia una lotta pacifica per la libertà sessuale attraverso la pornografia, scuotendo e scandalizzando le autorità religiose e le istituzioni politiche conservatrici. Sono ironici, felici, folli. Sono sognatori, difensori della comunione definitiva tra corpo e anima. Ma sono stati censurati e umiliati. Sono stati maltrattati e arrestati per aver chiesto a gran voce un nuovo rinascimento culturale.
Domenico Greco è un attore teatrale di “insuccesso”. Naviga nei debiti e vive a sbafo in casa della cognata Rosetta, vedova di suo fratello. Rosetta ha un figlio di nove anni, malato di cuore. L’unico modo per salvarlo da una morte sicura sarebbe operarlo in America. Ma l’operazione costa 160 mila euro. E né Rosetta, né lo zio Domenico li hanno. Disperati, i due vanno a pregare sotto la statua di San Gennaro. Chiedono un miracolo. Trovare i soldi dell’operazione. E San Gennaro risponde…dando loro via libera per “prendersi” uno dei gioielli della sua Mitra custodita insieme al famoso Tesoro nella cripta della chiesa. In realtà, a dare voce a San Gennaro è il posteggiatore del parcheggio fuori la chiesa che dà via libera agli automobilisti. Le sue parole rimbombano nella navata attraverso una finestra aperta della cupola. E Domenico e Rosetta, sentendole arrivare dall’alto, le scambiano per quelle del Santo Gennaro.
Durante il boom economico degli anni Sessanta, l'edificio più alto d'Europa viene costruito nel prospero Nord Italia. All'altra estremità del paese, un gruppo di giovani speleologi esplora la grotta più profonda d'Europa nell'incontaminato entroterra calabrese. Si raggiunge, per la prima volta, il fondo dell’abisso del Bifurto, a 700 metri di profondità. L'avventura degli intrusi passa inosservata agli abitanti di un piccolo paese vicino, ma non al vecchio pastore dell'altopiano del Pollino la cui vita solitaria comincia ad intrecciarsi con il viaggio del gruppo. Il buco racconta di una bellezza naturale che lascia senza parole e sfiora il mistico; una esplorazione attraverso le profondità sconosciute della vita e della natura che mette in parallelo due grandi viaggi interiori.
Divisa tra famiglia e lavoro, Eva (Angela Finochiaro) è una donna schiava del senso del dovere, sempre di corsa e immancabilmente stressata. A quattro giorni dai fatidici 50 anni, Eva lavora come commessa nel reparto cosmetici di un grande magazzino per mantenere Francesca (Antonella Lo Coco), la figlia "rockettara", e Lidia (Rosalina Neri), l'arzilla madre, dopo essersi separata da Gino (Elio), l'ex marito mai cresciuto e capace di complicarle ancora l'esistenza. Il licenziamento improvviso di una collega da parte del caporeparto Pagliai (Raul Cremona) fa nascere in Eva la paura che la stessa sorte possa toccare anche a lei e, nel tentativo di apparire impeccabile, commetterà diversi errori che le complicheranno ulteriormente l'esistenza. Una sorta di angelo custode, uno strano personaggio che la segue in ogni momento (Giovanni Storti), la guiderà verso la risoluzione dei suoi problemi.
Enzo e Monica, dopo un breve momento di popolarità per aver partecipato ad un reality show, decidono di sposarsi. O meglio Monica decide di sposarsi, Enzo fino a quel momento era totalmente preso dalla sua discutibile carriera di allenatore di calcio giovanile.
Sul finire della Prima guerra mondiale. Due ufficiali medici, amici d’infanzia lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. Molti di loro però si sono procurati da soli le ferite, sono dei simulatori, che farebbero di tutto per non tornare a combattere. Stefano, di famiglia altoborghese, con un padre che sogna per lui un avvenire in politica, è ossessionato da questi autolesionisti e, oltre che il medico, fa a suo modo lo sbirro. Giulio, apparentemente più comprensivo e tollerante, non si trova a proprio agio alla vista del sangue, è più portato verso la ricerca, avrebbe voluto diventare un biologo. Anna, amica di entrambi dai tempi dell’università, sconta il fatto di essere donna. A quei tempi, senza una famiglia influente alle spalle, era difficile arrivare a una laurea in medicina.
Una giovane coppia di studenti fuori sede – Adalberto e Luna - si incontra e si innamora. Lontani da casa, i due non hanno occasione di conoscere le rispettive famiglie, ma quando lei resta incinta, Adalberto si vede costretto a portarla dai suoi, sebbene faccia di loro un ritratto poco lusinghiero, tant'è che osserva scherzosamente: "ne parli come se fossero dei mostri". La ragazza non sa quanto sia vicina alla verità: Vladimiro, il futuro suocero, è infatti un vampiro, sua moglie Brunilde una strega, il fratello di lei un Frankenstein, la sorellina Salmetta una Vampiretta e la nonna un fantasma. Lo stesso Adalberto è un lupo mannaro, che però aspira a una vita normale e finora è riuscito a nasconderle la sua identità.
Due fratelli orgogliosi e lontani, un’eredità contesa e un passato che torna a bussare alla porta. Quando viene a sapere della morte di suo padre, con cui non ha rapporti da tanti anni, Salvo (Aldo Baglio) si imbarca in un viaggio nella natia Sicilia. L’obiettivo è convincere suo fratello Lillo a vendere il casale di famiglia per salvare la sua pizzeria sull’orlo del fallimento (un segreto che ha tenuto nascosto perfino a sua moglie e ai suoi figli). Ma il compito sarà tutt’altro che facile, e Salvo sarà costretto a fare i conti con tutte le sue scelte. Una commedia agrodolce sui rapporti familiari e su come non si finisca mai di crescere, anche a cinquant’anni.
La Fastway, l'azienda di consegne online più potente del mondo, domina il mercato per tutto l'anno tranne a Natale. Per far fallire Babbo Natale, assoldano il capo dei suoi elfi, convincendolo a infiltrare nella sua fabbrica un nuovo manager: Genny Catalano, conosciuto come il "re dei pacchi". In realtà i pacchi in questione non sono i doni natalizi quanto piuttosto i famigerati "pacchi" napoletani. Genny infatti è un volgare truffatore che vive di espedienti coadiuvato da Checco, un piccolo scugnizzo di 8 anni. L'arrivo della coppia al Polo Nord darà vita ad una serie di guai ma alla fine, complice l'improbabile contaminazione reciproca che nasce tra Genny e Babbo Natale e l'inaspettato aiuto della Befana, la magia natalizia riuscirà a trionfare?
C'era una volta la Roma del dopoguerra: Aurora, 13 anni, pianista di talento, è la figlia di Valerio, un brillante direttore d'orchestra. Dopo la morte della madre di Aurora, Valerio assunse Irene, madre single di due ragazze, per gestire la casa. Con rammarico di Aurora decide di sposare Irene. Un giorno Aurora incontra per caso i ragazzi della porta accanto, Freddy e Sebastian, figli di una ricca famiglia italo-austriaca. Freddy è un tipo accomodante, anche se a volte un po' arrogante. Suo fratello Sebastian è gentile e timido, con una grande capacità di ascoltare e comprendere le persone, cosa che gli fa conquistare il cuore di Aurora.
Paolo ha quindici anni ed è handicappato dalla nascita a causa di complicazioni sopravvenute durante il parto, in cui la madre perse la vita. Lo hanno cresciuto gli zii, perché il padre, sconvolto dalla tragedia, lo ha abbandonato a sé stesso. Ma quando Paolo deve andare a Berlino per delle visite specialistiche, uno dei suoi zii riuscirà a convincere il padre ad accompagnarlo...
Adele è succube d’un agghiacciante sogno ricorrente; un sogno che spesso sconfina nella realtà tramutandosi in atroci visioni che raggiungono il proprio culmine passeggiando una sera per il centro di Roma. Dagli accertamenti medici non emerge nulla degno di nota e al fratello, che era con lei quella sera, diagnosticano un semplice attacco epilettico. Scontratasi brutalmente con lo scetticismo generale ad Adele non resta che la via non convenzionale; decide così di rivolgersi a Dylan Dog.