Due giovani registi, Aijon e Caspas, vogliono girare un film horror; il problema è che non hanno né i soldi per realizzarlo e né la minima esperienza in materia. In seguito avranno però modo di incontrare Carla, una giovane imprenditrice che cercerà di aiutarli, promettendo loro uno straordinario successo nel mondo di Hollywood. Caspar lavora in una radio e proprio tramite quest'ultima si metterà nei guai con Los Anticristos, una pericolosissima setta satanica che vanta tra le sue fila dei famelici zombi. Fortunatamente in loro soccorso arriverà un misterioso personaggio.
Pedro Rey è un uomo con grandi aspirazioni e un piccolo bar che gestisce nonostante le difficoltà economiche mentre difende il suo quartiere dalla malavita, pur facendone parte. Grazie a uno spiccato talento imprenditoriale e ad alcune importanti conoscenze riesce a mettere in piedi un traffico internazionale di cocaina. Ma lungo la scalata verso il successo perde il controllo e se stesso. Josè Antonio Dorado si avvale della figura di un giornalista - assunto, nella finzione, dallo stesso Pedro Rey per redigere la sua biografia - per narrare la vita e le opere del primo narcotrafficante della storia colombiana. Il ritratto del protagonista nasce dalle caratteristiche di una serie di personaggi realmente esistiti attraverso i quali il regista ricrea un unico volto sullo sfondo di una Cali crocevia di corruzione, traffici, ideali politici, povertà e ricchezza.