Dopo aver trascorso buona parte della sua vita adulta a New York, un affabile economista ritorna a Buenos Aires e cerca di riallacciare i rapporti con suo padre.
Argentina, terra di esilio e di corruzione. Pablo Trapero racconta una storia contemporanea, ma dal gusto antico, intinta in quel realismo umido di pianto e pioggia che rimanda ai primi vagiti cinematografici delle aree depresse del pianeta. La storia di Enrique Orlando Mendoza, detto Zapa, in effetti, è un percorso contrario rispetto alla direzione del progresso: un cammino che lo porta dalla campagna alla città, dal mestiere di fabbro alla professione di funzionario statale procurandogli soltanto solitudine, e un diffuso malessere del corpo e dell’anima
Victor, agente immobiliare, vende appartamenti di anziane signore che ha assassinato a facoltose coppie gay. Il suo obiettivo è quello di trasformare la Chueca in un lussuoso ghetto gay. Il suo piano si arresta quando incontra Antonia, una madre invadente che mette a dura prova la stabilità del rapporto tra il figlio Ray e il suo compagno. Intanto l'ispettore Mila, un'eccentrica donna con molte fobie, è sulle tracce di Victor.
Paula voleva migliorare il mondo rifiutando le norme di bellezza patriarcali? O scalare le classifiche aziendali? Dipende se lo chiedete a lei... o al suo riflesso.
Dopo esser stato trovato abbandonato per la strada ancora in fasce, Daniel è cresciuto insieme a Julio in un popolare quartiere di Caracas, come se fossero realmente fratelli. Entrambi condividono la passione per il calcio, giocando in una squadra di quartiere, ma hanno aspirazioni e caratteri diversi: Daniel è il più sognatore e vorrebbe divenire calciatore professionista, Julio invece ha bisogni più materiali e immediati ed entra nel giro della malavita. La grande occasione per entrambi arriva quando un allenatore li invita a partecipare a un provino per giovani talenti da inserire nella rosa della squadra di calcio più importante della città.