Un sicario, il suo capo, un mercante d'arte e un piano di riciclaggio che accidentalmente trasforma l'assassina in una sensazione d'avanguardia che la costringe a giocare il mondo dell'arte contro la malavita.
Nel 1992, un'adolescente di periferia di New York di nome Amy Fisher catturò l'attenzione dei media nazionali quando sparò in faccia alla moglie del suo amante. Questa sordida storia di sesso minorile, aggressione aggravata e Joey Buttafuoco riuscì a generare non uno, non due, ma tre film per la TV separati. Drew Barrymore, Alyssa Milano e Noëlle Parker ci provarono tutte a ritrarre la giovane donna disturbata, ma una vera rappresentazione sullo schermo di Amy Fisher non è mai emersa, fino ad ora. In questo Rashomon di filmati trovati, il regista Dan Kapelovitz fonde mentalmente i molteplici melodrammi in un unico metadramma definitivo.
Ispirato dall'ascesa di Stephen Sayers dai vicoli del West End di Newcastle fino alla cima della scala criminale e dal successivo tentativo delle autorità di farlo crollare di nuovo.