Un giovane pregiudicato, Corey, appena uscito dal carcere si vendica di un torto subito rapinando un ex complice e uccidendo i sicari che questi gli ha messo alle calcagna. Lo stesso giorno, un criminale italiano, Genco, si sottrae alla sorveglianza del poliziotto di scorta, durante il trasferimento da Marsiglia a Parigi. I due malviventi finiscono casualmente per incontrarsi e decidono di unirsi per svaligiare una gioielleria di Place Vendôme, a Parigi. I due si rivolgono ad uno specialista.
Un vecchio ultra centenario racconta la storia della propria turbolenta esistenza al registratore di un cronista. Figlio di pionieri trucidati dagli indiani è allevato dai guerrieri Cheyenne. Catturato in uno scontro è reintegrato nell'universo dei bianchi da cui è, però, terribilmente disilluso e disgustato. Diventato di volta in volta commerciante, pistolero truffatore, ubriacone e scout del generale Custer, partecipa alla fatidica battaglia del Little Big Horn.
Il giovane Conrad appartiene a una agiata famiglia dell'Illinois ed è oppresso da ricordi angosciosi: tempo prima suo fratello maggiore è annegato e Conrad si ritiene responsabile della disgrazia. La sensazione è alimentata anche dall'atteggiamento della madre…
Atto I: in una fattoria dell'Emilia crescono insieme Olmo, figlio di contadini, e Alfredo, erede del padrone, nati nello stesso giorno del 1900. Dopo i primi scioperi nei campi e la guerra 1915-18, il fascismo agrario dà una mano ai padroni. I due giovani si sposano. Atto II: negli anni '30 le strade di Olmo e Alfredo si separano. Il primo, vedovo, fa il norcino e continua la lotta; il secondo si rinchiude nel privato. Il 25 aprile 1945 si processano i padroni, e i due si ricongiungono. Fondato sulla dialettica dei contrari: è un film sulla lotta di classe in chiave antipadronale finanziato con dollari americani; cerca di fondere il cinema classico americano con il realismo socialista sovietico (più un risvolto finale da film-balletto cinese); è un melodramma politico in bilico tra Marx e Freud che attinge a Verdi, al romanzo dell'Ottocento, al mélo hollywoodiano degli anni '50. Senza evitare i rischi della ridondanza, Bertolucci gioca le sue carte sui due versanti del racconto.
Tokyo, 1936. Il legame tra la giovane cameriera Abe Sada e Kichi, il proprietario della pensione presso cui presta servizio, è fatto di un amore totalmente dominato dai sensi. La relazione parte dall’attrazione reciproca, si evolve attraverso l’estasi sensuale per precipitare, nel finale, in un baratro erotico.
Adagiata tra le ondulate colline e i tranquilli prati di Inghilterra, vive una comunità di conigli. Quando la loro tana viene minacciata, un gruppo di coraggiosi scappa nella campagna sconosciuta in cerca di una nuova dimora. Guidati dal visionario Quintilio, dal coraggioso Parruccone, dall'astuto Mirtillo e dal saggio Moscardo, affrontano sfide al limite del possibile utilizzando la propria forza ed astuzia per sopravvivere mentre inseguono il loro sogno.
Il musicista John Russell perde moglie e figlia in un incidente stradale. Stabilitosi a vivere in una solitaria villa di Seattle per ricominciare una nuova vita, avverte delle strane presenze. Scopre così che nella sua abitazione dimora il fantasma di un bambino, coinvolto in qualche modo con le vicende di un senatore.
Popeye - Braccio di ferro è un film live action statunitense co-prodotto dalla Disney e dalla Paramount, diretto da Robert Altman, con Robin Williams al suo primo ruolo come protagonista. La storia è ispirata alle avventure del personaggio omonimo.
Andrew, un attempato gentiluomo inglese scrittore di romanzi gialli, invita nel suo castello, gremito di orripilanti automi, il giovane Milo, un parrucchiere di origine italiana che gli sta portando via la moglie. La moglie non c'è e lo scrittore - che da anni si consola delle infedeltà della moglie con un'amante scandinava e al quale preme soltanto umiliare il rivale - propone a Milo di tirarsi in disparte, in cambio di un bel mucchio di gioielli custoditi nella cassaforte del castello: la sola condizione è che il giovane li rubi. Prestandosi al gioco, Milo inscena un furto in piena regola, accorgendosi troppo tardi d'esser caduto in un diabolico tranello. Il gentiluomo finge di scoprirlo con le mani nel sacco ed estratta una pistola, insensibile alle implorazioni del giovane, gli spara.
Pochi giorni dopo l'attacco a Pearl Harbor, sulle coste della California infuria la psicosi dell'invasione. È il 13 dicembre 1941. Al largo c'è un sommergibile giapponese. In cielo sfreccia un aviatore pazzo. Il 1° fiasco nella carriera di S. Spielberg. Fantastoria col piede sull'acceleratore, ma spesso il motore s'imballa. Qua e là geniale, sempre eccessivo. Molte risate e il merito è della squadra degli effetti speciali. Scritto da Bob Gale e Robert Zemeckis, i futuri autori di Ritorno al futuro (1985), doveva essere diretto da John Milius. Su Laserdisc ne esiste una versione più lunga di 26 minuti. Il portaordini in motocicletta è il regista John Landis, in una rara apparizione senza barba.
Testimone dell'avvistamento di un disco volante, il maresciallo Cruchot (De Funès) tenta invano di diffondere l'allarme tra la popolazione e le autorità di Saint Tropez. L'unico a credergli è il vecchio gendarme Ludovic che in passato ha avuto un'esperienza analoga. Egli sa che gli alieni, capaci di mutare aspetto al punto da riuscire indistinguibili da coloro che incrociano, si mescoleranno ben presto tra la gente per far provvista di oli minerali, necessari alla loro sopravvivenza: se battendo sulla pancia di una persona si ricava un suono simile a quello di una tanica vuota, si può star certi di trovarsi di fronte ad un alieno che non ha ancora fatto rifornimento. Il caparbio Cruchot inizia la sua crociata contro gli invasori, ma le difficoltà gli si presentano subito poiché nella stessa gendarmeria c'è già il suo doppio pronto a scatenare la confusione
Dopo le disavventure del primo film, Fantozzi prosegue la sua catastrofica vita quotidiana tra le frustazioni lavorative e il triste ménage familiare. I mitici episodi del ricevimento della Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare e la ricostruzione della scena della scalinata del film "La corazzata Potemkin", definito da Fantozzi "una cagata pazzesca", sono ormai entrati di diritto nella galleria delle immagini più famose del cinema comico italiano.
La rana Kermit e l'orso Fozzie si sono messi in testa di divenire star hollywoodiane. Decidono così di avventurarsi in un viaggio verso la mecca del cinema. Partendo con una bicicletta, lungo il viaggio sono costretti a cambiare mezzo di locomozione ogni qualvolta incontrano qualcuno che vuole unirsi a loro. In più, Kermit si ritrova alle prese con Doc Hopper, che lo vuole assumere come testimonial di una pubblicità che esalta la bontà delle cosce di rana fritte, e con i sentimenti d'amore nei confronti di Miss Piggy.
Un solitario uomo di montagna che vuole trascorrere in solutidine il tempo che gli resta diventa suo malgrado oggetto di vendetta da parte di una tribù indiana alla quale ha dimostrato di poter competere nella lotta corpo a corpo con il migliore dei suoi guerrieri. Corvo Rosso non darà tregua al nostro eroe e vorrà impossessarsi a tutti i costi del trofeo più ambito: il suo scalpo.
Il film è incentrato su Rose Elliot, giovane poetessa newyorkese, che acquista un antico libro intitolato "Le Tre Madri", scritto da Emilio Varelli, architetto alchimista di cui si sono perse le tracce. Il libro racconta che Varelli ha conosciuto le tre madri degli Inferi: Mater Suspiriorum, la Madre dei Sospiri, Mater Lacrimarum, la Madre delle Lacrime e Mater Tenebrarum, la Madre delle Tenebre e per loro ha costruito tre case: una a Friburgo, una a Roma e una a New York.
La Pantera Rosa, il più prezioso diamante del mondo, è stato trafugato; si sospetta sir Charles Lytton, ritirato a vita privata nel sud della Francia. Viene incaricato l'ispettore Clouseau, che continua a far disperare il suo superiore, l'ispettore capo Dreyfus che decide di vendicarsi. Clouseau subisce le imboscate di Cato, il domestico, e nuovi attentati a suo danno, ma nonostante tutto parte per investigare. Si avvia in incognito sulle tracce di sir Charles che però è appena partito per scoprire la verità riguardo al furto che non ha compiuto. Clouseau insegue lady Lytton partita per Gstaad sempre in incognito. Esasperato Dreyfus decide di dargli un ultimatum: arrestare lady Lytton o finire alla Martinica. Clouseau va ad arrestare lady Lytton quando anche sir Charles arriva nell'hotel, ma il colonnello Sharky minaccia tutti per prendere il diamante. Un attentato da parte di Dreyfus uccide il colonnello salvando Clouseau e i Lytton.
Produzione e retroscena durante la lavorazione del film Je vous présente Pamela (Vi presento Pamela), girato negli studi della Victorine a Nizza: la vita e il lavoro degli attori, dei membri della troupe cinematografica e del regista, Ferrand. Dal primo all'ultimo giorno delle riprese i problemi della lavorazione s'alternano con i rapporti personali tra i vari componenti della “troupe” e con la storia del film nel film. Pur costruito su incastri e incroci, ricco di citazioni, autocitazioni, allusioni, è un film che viaggia come un treno nella notte.
Il 7 dicembre 1980, la portaerei americana Nimitz - che partecipa a un'operazione militare nel Pacifico - viene sorpresa da una tempesta magnetica. Quando, tornato il sereno, la Nimitz riprende la navigazione, comandante ed equipaggio scoprono che la tempesta li ha fatti regredire nel tempo, portandoli alla vigilia dell'attacco a Pearl Harbor... Film ispirato a uno dei temi classici della letteratura fantascientifica: i viaggi nel tempo. Ottime la sceneggiatura e la regia, buona la prova degli attori. Ma il punto di forza è il tasso di spettacolarità, specie nelle sequenze in cui navi e aerei sono protagonisti assoluti.
Una barca viene trovata abbandonata a largo delle coste di New York. Le forze di polizia rimangono scioccate quando scoprono a bordo uno zombi che tenta di attaccarli uccidendo uno di loro. La notizia finisce nelle mani di Peter West. La storia prosegue con Peter che, assieme alla figlia di uno scienziato che è sparito nei Caraibi qualche anno prima, si recano in viaggio con la speranza di scoprire perchè in quel bastimento (proveniente appunto dalle Antille) c'era uno zombi. Pazzia, dolore e paura li aspetteranno in un posto desolato dove i morti camminano e uccidono per cibarsi.
Charlotte Andergast , una famosa concertista impegnatissima a portare avanti la sua carriera, viene invitata dalla figlia Eva; si reca a trovarla dopo tanti anni e subito le antiche discordie riaffiorano.
El Topo decide di affrontare Maestri guerrieri in un viaggio trans-formativo nel deserto che inizia con suo figlio di 6 anni, che deve seppellire i suoi totem d'infanzia per diventare un uomo. El Topo (la talpa) afferma di essere Dio, mentre si veste da pistolero in nero, cavalcando un cavallo attraverso un paesaggio spirituale mistico disseminato di vecchi film western e antichi simboli religiosi orientali. I banditi hanno massacrato un villaggio sul suo cammino, così El Topo vendica il massacro, poi con la forza prende la donna del suo capo Mara come sua. La via surreale di El Topo è sanguinaria, sessuale e auto-riflessiva, medita sui suoi stessi demoni, mentre cerca di sconfiggere quelli che incontra.
Messico, primi '800. Un mercenario salva una suora dai suoi molestatori. Presto, scopre che quell'incontro casuale è stato un colpo di fortuna per lui, perchè la suora sa parecchie cose degli ufficiali della guarnigione che intende assaltare...
Nevrotico e inibito critico cinematografico di San Francisco, divorziato, vede apparire al proprio fianco il fantasma (J. Lacy) del Bogart di Casablanca come una specie di angelo custode e, vincendo la propria timidezza, cerca di imitarlo. Scritto da W. Allen che l'ha tratto da una sua commedia di successo (1969) in 3 atti, replicata sul palcoscenico per 453 volte, è un film brillante, armonioso, un po' verboso, con personaggi psicologicamente ben definiti, che contribuì alla nascente popolarità di Allen più delle 2 regie precedenti (Prendi i soldi e scappa e Il dittatore dello stato libero di Bananas). Il titolo riprende una celebre battuta di Casablanca (1942) in cui Ingrid Bergman, rivolta al pianista nero, dice: “Play it, Sam” (Suonala, Sam). Il personaggio di Allen si chiama Allan Felix nell'originale, ma fu ribattezzato Sam in Italia perché i distributori pensarono che non si capisse l'allusione.